Archivio della categoria ‘Ai Margini presenta’



“Odissea” nello Stagno

Esulo, Martedì 3 Agosto 2010 @ 11:35

Scrivo questo articolo per due motivi.
Il primo è che mi conviene: avevo preparato un budget-barbone di 100 euro da donare ad Aries in cambio del restyling del mio blog e, sorprendentemente (per me), Aries ha rifiutato di essere pagato e ha proposto, piuttosto (a proposito, “piuttosto” ha valore avversativo, non disgiuntivo – lo dico perché pure qui AiMargini l’ho visto usare “male”, e viste le ragioni socio-politiche dietro l’uso “cattivo” del termine mi sono sentito in dovere di specificarlo, ecco) piuttosto, dicevo, ha proposto un baratto: restyling in cambio di un articolo per AM. Visto l’atroce inizio di questo pezzo, sono sicuro che si sia già pentito della scelta.
Il secondo motivo è che AiMargini mi ha cambiato la vita.

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Nathan Jones e il mistero del 30% perduto

Esulo, Venerdì 23 Ottobre 2009 @ 14:38

Iniziamo: Sony Merda!
Io, primo fra tutti, ho sempre negato che potesse esistere questa supposta superiorità della console Sony, eppure è uscito un gioco che ha fatto vacillare la mia fede, le certezze non sono più le stesse, e forse il drugo tra una panzana e l’altra ci aveva preso.
È uscito Uncharted 2,se ne parla in tutti i forum, fioccano votoni, e io darò il mio voto e, soprattutto, il mio commento, nella speranza di rendere partecipe la comunità di Ai Margini su cosa è e cosa non è questo gioco.

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Machinarium: Asimov veste indie

Esulo, Giovedì 22 Ottobre 2009 @ 09:55

Il termine indie è definito nel nerdizionario come quell’ambiente lontano dall’ipertrofia sanguinolenta e dalla ricerca del fotorealismo (il Santo Graal dei giochi elettronici, “ma chi lo vuole?”), caratterizzato dalla ricerca di strade nuove da percorrere nell’ambito entertainment videoludico, i cui prodotti sono spesso il frutto di una lavorazione dai costi contenuti, editi da team emergenti, ma armati di tanta fantasia e tanta, tanta passsione.
Primo classificato per l’eccellenza artistica all’Indipendent Game Festival, Machinarium è il primo gioco di una certa portata per i cechi sviluppatori di Amanita Design. Jakub Dvorsky, fondatore del team, è un inguaribile nostalgico delle care vecchie avventure punta-e-clicca e lo si può intuire provando i suoi precedenti lavori.

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Pone seram, cohibe, sed quis custodiet Snyder?

Esulo, Mercoledì 18 Marzo 2009 @ 17:18

Sì può vincere una partita persa? Per quanto riguarda Zack Snyder, la risposta è sì. Watchmen sul grande schermo è una partita che non si può nemmeno sognare di vincere. In partenza. Moore ti odierà nel momento in cui accetti l’incarico. Uno stuolo di fanboy brancolanti come zombie (ops, ho toccato un altro tasto dolente?!) non aspetta altro che vedere il film, per poter dire quanto sia sbagliato. In partenza, anche questa volta. Perché l’assoluta fedeltà richiesta prima della visione può diventare ugualmente la critica più affilata alla fine dei titoli di coda. Snyder ha perso, perché ha osato mettere mano dove la mano non andava messa. Un film di Watchmen è impossibile. Da 408 pagine di graphic novel d’annata trasudano una miriade di contenuti, di situazioni di piani di lettura e di riferimenti che a fatica riescono a stare tra le pagine: in effetti, paiono nascondersi e rivelarsi con parsimonia di lettura in lettura. Proprio qui risiede la sconfitta in cui si imbarca Snyder: Watchmen funziona -con la precisione meccanica di un orologio realizzato con amore dall’artigiano- solo nel suo medium.

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L’angolo d’Italia7: Incubo Sulla Città Contaminata (1980)

Esulo, Lunedì 3 Novembre 2008 @ 11:22

Torna a voi Italia7. Per seguire il filo conduttore dei film che hanno ispirato i grandi Tarantino e Rodriguez, questa settimana parliamo di Incubo Sulla Città Contaminata, film del 1980 prodotto da uno dei maestri degli Italia 7, Umberto Lenzi; tuttora in vita il caro Umberto ci ha regalato, oltre al soggetto del nostro articolo, perle del calibro di Cannibal Ferox, la Casa 3, Il Paese del Sesso Selvaggio e Mangiati Vivi (che troveranno i loro spazi nei prossimi articoli dedicati ai Cannibal movie). Questo film oggettivamente è un ottimo Italia7 carico di spunti interessanti: primo fra tutti la presenza dei contaminati, una specie di zombie non lenti e impacciati, ma agili e dotati di una forza sovrumana (tema ripreso o rippata clamorosa - che dir si voglia - anche in Io Sono Leggenda e 28 Giorni Dopo).

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AM è orgogliosa di presentare: l’angolo d’Italia7!

Esulo, Lunedì 20 Ottobre 2008 @ 15:33

Dopo una lunga attesa finalmente apre la rubrica sui famigerati Italia 7. Cosa sono gli Italia 7? Sostanzialmente B-Movie, pellicole low budget con exploitation a manetta, per la maggior parte italiani (ispiratori, spesso e volentieri, della coppia Tarantino/Rodriguez amanti dichiarati degli Italia7) che negli anni ‘90 venivano trasmessi a nastro in prima e seconda serata dalla grandiosa emittente. Poco resta di quella gloriosa rete, fino ad un decennio fa a carattere nazionale oggi è visibile solo in alcune regioni, Toscana fondamentalmente, alto Lazio, gran parte della Liguria e poco altro, ma il suo lascito ha un valore inestimabile. Il nostro compito sarà quello di provare a stimarlo.

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Blue Dragon

Esulo, Mercoledì 1 Ottobre 2008 @ 12:45

“Un classico e’ un libro che prima ancora di essere finito ti dice quello che deve dire”
Italo Calvino.

Nel 1987, la Squaresoft è sulla via del fallimento quando Hironobu Sakaguchi decide di creare il suo primo Rpg e probabilmente l’ultimo ad essere pubblicato dalla software house giapponese, Final Fantasy. Il seguito lo conoscono tutti: il titolo fu un successo inaspettato di pubblico e critica e fece da trampolino di lancio alla società che, fino ai giorni nostri, ha tratto enorme giovamento dalla serie, con più di 50 milioni di copie vendute nel mondo.

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Inferno o Paradiso?

Esulo, Sabato 13 Settembre 2008 @ 14:55

Finalmente ci siamo, è tornata la dimensione coloratissima delle Piñate, un mondo tenero che prende vita nella profondità di un grande gioco. L’ultima volta in cui ho passeggiato nel mio orto, alla fine della prima avventura di Viva Piñata, un elefante rosa sfoderava il suo fascino spargendo gas verde fra leoni, orsi, uccellini di vario tipo, un unicorno con i colori della pace faceva il pieno di gemme preziose, le aquile volavano libere e tra i tanti, un essere che ho amato follemente – la galagoogoo – aveva convinto tutti di esistere davvero, spingendoci a cercarla in ogni negozio di animali della città.

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La mano di Gene

Esulo, Giovedì 4 Settembre 2008 @ 16:29

Esistono legioni di videogiocatori che non riescono a dimenticare anni colmi di picchiaduro a scorrimento.
Essi vagano senza meta come zombie affamati e assetati di sangue, spulciano release list con la consapevolezza di essere ignorati. Sarebbe giusto dire loro che i cosiddetti sparacartoni non sono scomparsi, semplicemente sono diventati i vari Ninja Gaiden, Devil May Cry e Onimusha, ma sarebbe come dare una mela ad un leone.

Ma nell’anno del signore 2006 una luce squarciò il cielo, non una cometa ma la mano di Gene, la “mano di Dio“.

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Ritorno nelle terre immortali.

Esulo, Mercoledì 3 Settembre 2008 @ 12:41

Un ritorno necessario. A Tamryel. Quasi dovuto.
Un ritorno in quelle lande, che ancora oggi vale la pena percorrere e vivere, come fosse la prima volta. Anche solo una passeggiata lungo i sentieri del bosco collinare, mentre guardi la valle con la capitale imperiale che si tinge d’arancio, o tornare a bruma innevata e sedersi nella locanda a bere una pinta mentre fuori nevischia… varrebbe una serata a Tamryel. E volerlo dimenticare sarebbe un’inutile pugnalata a sè stessi.

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[LPf presenta: lo Scemo del Villaggio] Eu|fo|rì|a

Esulo, Mercoledì 27 Agosto 2008 @ 18:08

Avete presente quel classico individuo, tipicamente provinciale, che gironzola per le vie di un paesino sperduto apparentemente folle? Ma sì dai, quello che urla alle vacche, balla tra i fiori e canta alla luna. Vi ricordate il suo nome? Sì, lo chiamavate proprio cosi: lo Scemo del Villaggio. Vi siete mai soffermati e chiesti cosa provasse nel suo delirio quel piccolo uomo? Il perché di tanta serenità, di tanta apparente follia? Perché fosse cosi felice? Probabilmente non era altro che… un tipo un po’ Euforico… L’ euforia è quella sensazione di benessere, che come fa notare il De Mauro, si manifesta con vivacità, allegria e una generale tendenza all’ottimismo. Sono dell’idea però che, più di tutti, era proprio quello Scemo lì, sì quello del Villaggio, a capire più di tutti cosa volesse significare sentirsi euforici.

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