Inferno o Paradiso? - { Ai Margini presenta, Delibere }
Esulo, Sabato 13 Settembre 2008 @ 14:55

Finalmente ci siamo, è tornata la dimensione coloratissima delle Piñate, un mondo tenero che prende vita nella profondità di un grande gioco. L’ultima volta in cui ho passeggiato nel mio orto, alla fine della prima avventura di Viva Piñata, un elefante rosa sfoderava il suo fascino spargendo gas verde fra leoni, orsi, uccellini di vario tipo, un unicorno con i colori della pace faceva il pieno di gemme preziose, le aquile volavano libere e tra i tanti, un essere che ho amato follemente – la galagoogoo – aveva convinto tutti di esistere davvero, spingendoci a cercarla in ogni negozio di animali della città.

Ma lei abita solo quì, in questa dimensione unica, in questo mondo che a più di qualcuno sembrerà fumettoso e troppo infiocchettato, ma che al contrario, ti cala in un sogno non esclusivamente ovattato, a coltivare orticelli, a decidere dove creare il tuo laghetto, a guardare le tue rane felici gongolarsi al sole. Purtroppo come nella vita, qualcuno si ammalerà, perché ogni cosa è più bella se dietro l’angolo si cela l’imprevisto, così arriverà con passo arrogante la “cattiveria” accompagnata dalla “distruzione”. Tutto questo però avrà un lieto fine se sarai abbastanza attento e potrai scegliere: o prendere a badilate ogni creatura subdola e tinta di rosso che cercherà di infiltrarsi nel tuo paradiso, o potrai cercare di convincerla a convertirsi “alla luce”. Arriverà anche il momento in cui qualcuna di loro si sentirà infelice e trascurata e vorrà andare via, in quel caso porrai rimedio solo se avrai la sensibilità necessaria per ricondurla all’ovile, con le coccole e qualche dolcetto in regalo che riporteranno il sorriso sul musetto delle tue bestiole. Il gioco è una metafora, ma del resto un gioco speciale lo è quasi sempre: metafora del bene che cerca di riappropriarsi della vita sconfiggendo il male; metafora della notte come un sonno lungo cosparso di sogni che, a volte, sono difficilmente distinguibili dalla realtà; metafora globale della nascita, della crescita, della cura per chi ti vive intorno, del rispetto per la vita, per la natura e per chi passeggia sulla terra, con un mondo proprio che gli palpita dentro e del quale a pochissimi, nella vita vera, sembra importare. Ci saranno momenti di sconforto, momenti nei quali ti sembrerà di non farcela a gestire tutto, ma con l’impegno adeguato, ti scoprirai come il migliore dei contadini o allevatori e guarderai la sera che scende serena vegliando la notte sui tuoi piccoli amici. Tutto questo sembrerà disgustosamente romantico a chi nel gioco cerca (come nella vita) solo la realizzazione di se stesso e non me ne vogliate se vi dico che un gestionale come questo, insegnerebbe a molti la ricerca dell’equilibrio esistenziale, fatto anche di altri esseri viventi e non solo di te – si te…dico proprio a te – che, spaparanzato sul divano, stai a contare le vittime del tuo fucile a pompa! Tu si che sei macho, vero? Beh… le Piñate non sono “roba gay” magari anche, ma sono destinati soprattutto a chi non ha vergogna del suo lato sensibile. Il mondo della “Pignatta” è il compimento di una giornata che trova riposo nella campagna dei ricordi infantili… per chi ovviamente ne mantiene ancora intatta la memoria…

Vediamo come si è evoluto questo gioco dal primo uscito alla nuova avventura di Trouble in Paradise. Quando un gioco ti piace, quando di esso apprezzi ogni cosa (e non sto ad addentrarmi in campi minati quali tutti quei termini tecnici sui quali non sono per niente ferrata) ti resta difficile credere che potrebbe in qualche modo risultare migliore e forse, il cambiamento di quello che avevi così tanto amato, ti fa quasi paura. Devo dire la verità: l’approccio è stato un misto tra l’entusiasmo di ritrovare quelle situazioni conosciute e il timore di restare delusa dai cambiamenti. Beh, sono felice di aver constato che la nuova avventura, è l’apoteosi delle pignatte, il compimento delle potenzialità di questo videogioco. Aldilà del moltiplicarsi delle razze in maniera esponenziale, con uno sfoggio di facce nuove da far invidia ad una metropoli, troverai il conforto dei volti già noti in un sistema di gioco più scorrevole inizialmente aiutato dal veloce tutorial di rito. Tra le molte novità ci sono gare di corsa e gare di talento; in queste ultime dovrai vestire le pinata con gli incredibili accessori del solito delizioso negozietto e, scegliendo i giudici che reputerai più adatti, farle sfilare sperando che raccolgano i dovuti consensi per arrivare sul podio vittoriosi. Nuova fauna dunque, ma anche nuova flora sia tra le piante “buone” che quelle “cattive”; ma non potrai capire ancora quanto cattive, fino a che il tuo giardino non verrà impestato da una sorta di virus velenoso. Anche le Piñata amare, Pester e tutti i disturbatori che già conoscevamo nel precedente capitolo, saranno ancora più pessimi e dovrai trovare parecchi escamotage per non dar modo loro di devastare il frutto del tuo lavoro. Molti i nuovi modi d’introduzione delle pinata nel tuo giardino: oltre alla caccia esilarante nei paralleli territori del deserto e del pinartico, anche la scannerizzazione tramite telecamera apposita delle carte raffiguranti le Piñata…ne troverai di valori inestimabili! Concludendo, il gioco per gli amanti di questa saga, è sbocciato in molteplici novità di grande sostanza, con l’ottimizzazione degli elementi precedenti. Se dovessi dare un voto? Eccolo!

PiramideX


1 commento a “Inferno o Paradiso?”

  1. aries

    Io mi dissocio completamente, ma Rare esiste ancora? Ma che vadano a coltivare gli orticelli, quelli veri intendo.

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