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AM Awards 2010 parte 5: Shinichi

shinichi, Lunedì 10 Gennaio 2011 @ 16:33

Anni di magra per i viggì, la funari incombe, i cambiamenti nella vita son molteplici, anche belli, e le consoline, compagne di tanti bei momenti, sempre più aimargini. Io e Nintendo ci siamo mollati da quel dì, Masasa spara seguiti su seguiti, tutti uguali, tediosi solo a sentirli nominare. Sony non pervenuta. La gente balletta e scotenna i maroni davanti a quei plasmoni con tre poligonetti super deformed esagitati su schermo. Niente. È finita. Gli unici brividi di gameplay permangono grazie alla perfezione di un certo tipo di retrogame (MK 64 su tutti), scaramucce online d’altri tempi (Halo su tutti) e geniali indie game catapultati su Live Arcade e non. L’unico rammarico è aver perso quella bella sensazione di attesa per un must buy, le giocate in mansarda che avevano tutto un altro tiro, e il non poter dare alle nuove sciagurate generazioni l’apporto che meriterebbero in questo campo. Non considerarle, via. È tutto passato giustamente, ormai siamo ex giocatori – almeno io – a tutti gli effetti, ma è giusto così, senza rimpianti. Chissà, magari in vecchiaia ci sarà un riavvicinamento totale e avrò bisogno di un qualche ragguaglio dalle nuove leve. Bene, ho giocato pochino, quindi categorie improvvisate. Vai.

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Wario Land: The Shake Dimension! Siamo tutti un po dueddì.

shinichi, Giovedì 2 Ottobre 2008 @ 20:07

Storica litigata in quel di Morgana, nel pistoiese, il negozio di videogiochi più mitico della storia dove ha lavorato/bazzicato, nel corso degli anni (l’ultimo in ordine cronologico il sottoscritto) la crème de la crème dei videogiocatori pistoiesi. Incredibile: il Magni e lo Zani, sacri portabandiera della bidimensionalità, hardcore tutto Neo-Geo, sparatutto e picchia picchia 2D, si scontrarono con i due “allievi” dell’LPf - quando ancora il nostro giullare redazionale elargiva Saturn a profusione con la gente che l’aspettava dietro l’angolo, incappucciata e bastone alla mano, dopo l’ennesimo gioco cancellato in versione PAL. Il motivo della litigata verteva attorno ad una versione di FIFA, non ricordo bene né quale fosse né la scintilla galeotta portatrice di rancori; ma fatto sta che rifinì tutto ad una bambinata epocale: “Dai siete poligonali, ma lo vedi,  c’avete la faccia come quel poligono marcio della copertina di FIFA”. Gli allievi dal canto loro: “Via siete matti, vi mettete qui in negozio a mimare le mosse dei picchia 2D, via giù: siete in dueddì, visti di lato siete come Parappa “.

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Il passo falso della Masasasaia.

shinichi, Giovedì 18 Settembre 2008 @ 17:54

Cosa ti aspetti quando un gioco viene rimandato per dieci anni? O bene bene o male male -anche se di solito dice merda, nintendo, e pochi altri, permettendo. Se il prodotto in questione è pure sviluppato dagli altalenanti Silicon Knights (cacciati a pedate da nintendo nell’era post-cubica), la situazione non puo che sfociare in un “nulla di fatto”. Prevedibile, direte voi, e sì, lo è, ma questo progetto, in origine destinato al Game Cube, parte da un interessante insieme di ottime idee: a partire dal plot narrativo di matrice nordica mista ad elementi fantascentifici-neogotici, per giungere, almeno nelle promesse pre-release, ad un rivoluzionario combat system antismanettamenti “schiaccia tasti”, tattico quindi, e ricco di elementi stile RPG. A questo aggiungete la possibilità del co-op online per due giocatori. C’è tutto vero? No, secco. Avete fatto i conti senza l’oste.

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Quel maledetto venerdì: la storia della Masasaiaaapfffff.

shinichi, Martedì 9 Settembre 2008 @ 18:02

Dovete sapere che la parte toscana della redazione di AM (composta da S.Anto, LPf, il sottoscritto e Omega Kid) ha un appuntamento fisso, settimanale: il venerdì della cena del gameplay. A casa LPf, praticamente un bunker antiatomico, prende vita questo summit del gameplay, folle e spensierato, fra un sacco di rutti e molte pete. Uno di questi sciagurati venerdì, complice una bottiglia e mezzo di vino a testa, un avvinazzato LPf mette in pista uno dei suoi teatrini boxari: ingiurie nei confronti della concorrenza, risate sarcastiche, pete, la gag della corsetta stridula con le chiappe di fuori, pete (a girare dei presenti), e via, e via… ma soprattutto, tante, variegate, variopinte, multicolori, ronny di ogni sorta.

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Destra, destra, sinistra, sinistra! Avanti! Indietro! Avanti, avanti, avanti…

shinichi, Martedì 2 Settembre 2008 @ 19:59

Pinguinooo, piedinooo, becchinoooo, oh oh… Basta, per il titolo non mi è venuto niente di meglio. Chiedo scusa a tutti. Sto parlando di Braid, ovviamente, la perlina firmata dall’accoppiata Jonathan Blow-David Hellman. Vi dico subito: Braid è un platform quanto Portal è un FPS, e per 1200 masasaia points (MP), ovvero 15 eurini circa, vi portate a casa un gioiellino di puzzle game, farcito da rudimenti platform. Il design dei nemici è genuinamente anonimo, così come il personaggio principale, ma per il resto è una piccola perla. In ogni mondo s’introduce una meccanica diversa attorno alla quale girano i puzzle dello stesso (-in tutto- 5 più uno finale). Non è esagerato affermare che, attorno ad ognuna di queste pensate, fosse possibile piazzarci un gioco intero.

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Mondan ya, Elo’ *****

shinichi, Giovedì 28 Agosto 2008 @ 16:33

Ragazzi, quelle cose che rimangono impresse nella mente. L’avete presenti? Non ci ridevo da mesi, poi l’ho rimessa su e son partito. Sarà old e stra-old, ma io la ributto in pista. Tanto oramai Casa Shinichi ha preso il largo, mi sfugge già dalle mani, e sarà sempre più una follia. Anzi mandatemi suggerimenti e segnalazioni a valanga e sarete pubblicati, nominati, insomma fatemi/ci ridere. Ora, rendetevi conto, questa dice il telegiornale, lancia il servizio e precisa parte la gorza con l’abbassamento delle luci. Poi cerca pure di mimare un movimento maldestro, tipo per dare la colpa al cigolio della sedia. Niente da fare, è una vera e propria seccata: lei muore -giustamente- dalle risate. Mi ha ipnotizzato, non riesco a smettere di guardarla, anche perchè questa storia ha un retroscena che mi chiama in causa direttamente.

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La genialità passa dall’XBLA.

shinichi, Mercoledì 27 Agosto 2008 @ 18:35

Un nome su tutti: Stephen Cakebread, che fra l’altro sembra il sosia di Quentin Tarantino, è stato il primo a sparare la bomba. Lo stesso Greg Canessa, capoccia di Xbox Live Arcade, lo definì il proprio Halo, KA per antonomasia. Come dargli torto: Semplice, psichedelico, geniale (con la sua mitraglietta omnidirezionale), dal sapore antico e moderno, e pure stiloso, con quel sottofondo in loop techno che cresce di pari passo alla difficoltà, per poi terminare in un climax caleidoscopico da retina sfasciata. Semplicemente geniale, Geometry Wars, ha fatto scuola.

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Dal Ronny al Gianfranco, il passo è breve.

shinichi, Lunedì 25 Agosto 2008 @ 21:42

Prima che poniate i vostri quesiti leggendoci, creo questa sorta di guida per farvi partecipi del nostro folle lessico. Le ronny? Che vuol dire? Avere la Funari? Che è la Funari? Niente paura, il vostro Dott. Shinichi Funari vi chiarirà ogni dubbio.

Partiamo dalla Funari. Questa nasce ai tempi della trasmissione “Casa Funari”, in onda su Odeon qualche tempo fa, quando il mitico (pace all’anima sua) Gianfranco si presentò sdentato, capelli e barba lunga lisci alla Gandalf, un bastone, e tanti deliri, sputando e inveendo contro tutto e tutti. Vi giuro che quando lo vidi cominciai a fare un giro di telefonate che non finiva più, perchè già era “in funari” piena (così cominciate ad entare nella nostra sfera lessicale) ai tempi dei tempi, ovvero quando Guzzanti lo imitava con il salame in saccoccia, ma con quella trasformazione finale si era evoluto, da bozzolo era diventato farfalla. La Funari imperava a tal punto da fottersene delle normali creanze, in ogni senso, ed ascoltarlo era una gioia: quella sì che era una Funari totale.

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