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AM Awards 2010 parte 1: LPf

LPf, Lunedì 3 Gennaio 2011 @ 13:13

Poteva sottrarsi al giochino di GOTY, PETY, COTY e premi più o meno fantasiosi il vostro sito di riferimento? A dire il vero ci si è anche pensato, ma un movimento d’opinione forumistico ci ha spinto a dire la nostra anche sul ridicolo anno appena passato. Per non inondarvi con centinaia di migliaia di caratteri, quest’anno si fa a puntate. E chi buttiamo in campo per primo? Ovviamente lo spettinato. Buona lettura e date un’occhiata al sito o ai feed nei prossimi giorni per le puntate successive.

Un anno di delusioni, di seguiti, in gran parte di seguiti di seguiti, peraltro deludenti, nessuna gioia vera diciamocelo, quindi parlerò di cosa mi ha deluso meno e chi di più, ma comunque solo di quelli che mi sono più cari – di sprecare parole per gli altri, sinceramente, mi vergognerei. In pratica un anno, dio li abbia in gloria, all’insegna di MegaDrive e MCD.

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[GC 2010] Giusto perché scrivere in aereo è una figata…

LPf, Sabato 21 Agosto 2010 @ 13:23

Soprattutto con quel PC mininano stylish e quel caffé lungo dal retrogusto al merdao.
Sarà il pezzo, credo, più ai margini che AiMargini abbia mai visto, invero, penso seriamente che nessuno abbia vissuto così ai margini una fiera. Nella storia delle fiere…

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In other words, hold my hand. In other words, darling, kiss me!

LPf, Mercoledì 13 Gennaio 2010 @ 17:00

Bayonetta è più del mio personalissimo, semplicistico Game Of The Year, Bayonetta è il gioco-evento, un concetto le cui tracce si perdono negli abissi della memoria; è il classico inatteso che sbuca col piede a martello dal guazzabuglio cinese, stendendo un intero genere, disintegrando e ricostruendone le basi - senza scordarsi per un solo istante di riderci su…

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[GamesCom] Tutti a Culonia! (1 di 4)

LPf, Venerdì 21 Agosto 2009 @ 21:45

Inforcata la nostra super Volvo cabrio siamo partiti chiome al vento e arrivati in una manciata di minuti all’albergo, io col mal di gola, Otta con la febbre, ma felici. Il tempo di mettermi in mutande, disfare la valigia e ho in camera il Barone, il suo gilet e il Fek che mi bombarda di foto neanche il Boy, si fissa per la sera, mi salutano e torniamo giù. Mi metto in fila dietro un gruppo di ragazzotti bianchi e tarchiati che hanno quel simboletto malefico ovunque, e mentre sto per dire a Otta che quelli son di Bungie, irrompe il Kudo, il pazzo non lo Shino: maglietta bianca, buzza e jeans marci, ovviamente in bicicletta direttamente nella hall, lasciando la bici al portiere.

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[GamesCom] Microsoft, Sony e Nintendo (2 di 4)

LPf, Venerdì 21 Agosto 2009 @ 21:40

Tardi, troppo tardi ho scoperto la spiaggia. Obbiettivamente serpeggiava questa leggenda dal primo giorno, più volte avevo sentito pronunciare quella parola, ma in quel delirio grosso come una città fatto di ciccia ammassata e urlante è già difficile trovare uno stand, figuriamoci un angolo di pace. L’area business è  il posto perfetto per cercare asilo dopo un’ora di quella merda, i crucchi sono così, spari una musicaccia a manetta e loro si ammassano lì davanti, urlando e saltando; siccome gli stand son lì per richiamare attenzione è una gara a chi fa più casino e attira più scimmie. Nell’area business è tutto diverso, la gente non urla e non puzza, c’è pace, fresco, la gente è in giacca o in camicia non in canotta, è il paradiso del divano strano, ce ne sono di tutte le forme esistenti, ti metti lì, tiri il fiato e ti sembra di essere in paradiso - se non fosse che un miniparadiso c’è davvero, la spiaggia, appunto.

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[GamesCom] Activision, EA, 2K, Square-Enix (3 di 4)

LPf, Venerdì 21 Agosto 2009 @ 21:35

La spiaggia è un’agghiacciante riproduzione di uno stabilimento balneare con tanto di sabbia, ombrelloni, palme e barettini, manca solo il mare. Ti ci avvicini timido, ma il terzo giorno sei lì a piedi nudi. O almeno lo sono io in questo momento, anche se l’iniziativa non sembra aver grossi seguiti. La spiaggia sarà il posto dal quale scriverò i miei stanchi hands on bevendo la birra buona, in bottiglia (non la merda alla spina allungata con l’acqua che servono da tutte le altre parti) perché al mio stand mi stanno tutti sulle balle, è assolutamente inavvicinabile, i francesi non li tollero in nessun modo ma quando cianciano con quell’inglese sbausciato (che poi son sempre battute idiote, diomio) e devo fare il sorriso di Sheldon divento matto.

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[GamesCom] Capcom, Konami, Ubi e il resto (4 di 4)

LPf, Venerdì 21 Agosto 2009 @ 21:20

Cinque giorni dal Grifo dove avrò dormito la media di due ore a notte, domenica sera ero in macchina sulla via di casa, lunedì mattina a Roma, la sera in Germania, dov’è iniziata la settimana delirante dei cento km di marcia al giorno: il tutto scandito da due pacchetti di sigarette quotidiani, birrini a nastro e non c’è stata una sera, dico una, senza bere pesante. Scrivere sull’aereo è anche figo, ma il rumore di quest’aritmia cardiaca mi distrae sul serio. Si scende a Roma e si riparte per Firenze, rileggerò questa merda per vedere se ci sono errori che comunque non vedrò e upperò tutto. Sento dentro qualcosa che cede, parte dal basso ventre, non ho capito che organo sia né se sia uno solo, ma qualcosa sta cedendo.

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Apocalisse su WiiWare / Sparare nel mucchio

Redazione, Mercoledì 18 Febbraio 2009 @ 02:24

Un gioco così non lo si poteva ignorare, prima di tutto perché un FPS, e fin lì nulla di strano - ma non s’ignora mai. Però è nipponico, a dispetto della sua caratterizzazione yankeggiante, di Hudson per giunta, ed è solo scaricabile in una manciata di minuti da WiiWare. Ma quando mi dici che è addirittura multiplayer, con tanto di classifiche e cooperative online, le stranezze cominciano ad essere decisamente troppe per lasciarlo al suo destino senza passarci sopra qualche oretta.

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La risposta italiana a Jade Raymond apre il suo ufficio ad AM!

LPf, Martedì 13 Gennaio 2009 @ 17:11

Inizia con una doverosa intervista il cammino d’avvicinamento di AM verso lo spettacolare X-Blades della Tedesca Zuxxez, d’imminente uscita nei formati Xbox360, PlayStation 3 e PC. Dopo il succeso di Two Worlds, lo staff di Zuxxez con la collaborazione di Gaijin Entertainment e Topware Interactive, dà vita ad un pirotecnico slash’em-up con elementi RPG animato da una (a dir poco) conturbante protagonista. Abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchere con la producer per l’Italia per saperne di più…

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Il Principe cerca moglie.

LPf, Mercoledì 10 Dicembre 2008 @ 13:15

Concluso il delirante andirivieni nel tempo della vecchia trilogia, con un ultimo, raffazzonato capitolo, minimamente all’altezza dei precedenti, Ubi e il suo Principe ripartono da zero. Erase/rewind. Un’autentica operazione di reset, o reboot se preferite, un lavoro mastodontico con un carico artistico e tecnologico da mani nei capelli. Proviamo a parlarne togliendo i panni del fanboy.

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Far Crisi, l’uomo, la vita e la crisi.

LPf, Venerdì 21 Novembre 2008 @ 21:46

Son qua a lavoro, stramorto, per quanto sia Friday e I’m in love ma vorrei essere a casa davanti al mio nuovo settaggio monopalla pornostar, a giocare - che parolaccia  - a Far Cry 2 che non me lo tolgo dalla testa, non penso ad altro, pure quando sono con gli amici sulle mappe di Gears of War 2 la notte, ma perché? Direte. Ma perché? Vi dico… Perché mi sta dilaniando, sbranando, vivo, mi ha fatto prima paura, poi un male cane, m’è entrato dentro stroncandomi le articolazioni come fa la malaria a lui nel gioco…

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Il cielo sopra Albion.

LPf, Martedì 28 Ottobre 2008 @ 17:09

Fable 2 è un gioco risolutamente atipico, senz’altro unico in un proscenio di rpg che sembrano incapaci di non scimmiottarsi l’un l’altro, all’interno di quella che oramai è una consuetudine secolare. Diciamocelo francamente, in quei rarissimi casi in cui ci si prova a sottrarre dagli schemi, la cosa resta un pregio sulla carta ma i rischi che si traduca in un mezzo disastro sul campo restano sempre maledettamente alti. Il primo non lo era senz’altro, ma la coscienza di esser davanti ad un progetto castrato e represso in più di una componente non te la scrollavi di dosso. Le corde toccate non erano poi così diverse, concettualmente si remava nella stessa identica direzione, ma una fase esplorativa ridotta all’osso quanto quella riguardante le relazioni sociali, poco più che abbozzate ambedue, ti lasciavano per le mani un action rpg dall’ottimo combat system e dal pregevole comparto tecnico/artistico, poco più. Il gioco restava un barattolino di miele e senza dubbio provava a proporre qualcosa d’inedito, che è sempre cosa gradita, ma non succedeva quella cosa fondamentale per la quale uno approccia questo genere di produzioni con posologia trasognante: non ti ci perdevi dentro…

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