Archivio della categoria ‘Omega Zone’



Pioneers of the Warped Groove #1

Darish, Giovedì 18 Dicembre 2008 @ 23:44

Era tanto che volevo preparare uno specialino seriale come questo, quale miglior occasione dell’upgrade di memoria al mio fido supercomputer Euclide? Quindi eccoci qui, con il primo appuntamento dedicato ai “pionieri del suono distorto”, il titolo è liberamente tratto da un pezzo di Caspar Pound, senz’altro uno dei migliori esponenti del genere. Si parla nello specifico del periodo techno-house-rave esploso nei primi anni 90, un periodo pregno di importanza, dove musica, libertà, trasgressione e sregolatezza andavano di pari passo…

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L’urlo del superstite

Darish, Sabato 18 Ottobre 2008 @ 12:27

Alla ricerca della purezza perduta. Questo l’incipit di oggi dettato dal mio fido Euclide. E il candidato ideale è un vero superstite, come la sua più nota creatura. Hans Reudi Giger, classe 40, il visionario creatore di Alien, con la sua personalissima visione di sesso, metallo e morte.
Ispirato dai biomeccanoidi del suo Necronomicon, quello che poi diventerà genericamente “Alien” è un concentrato di genio oscuro che le major non potevano fare a meno di capitalizzare. Già era capitato con il gruppo musicale Emerson Lake & Palmer, che commissionò all’artista la copertina dell’album Brain Salad Surgery. Ma era solo l’inizio. Presto arrivò 20th Century Fox e soprattutto Ridley Scott, in un periodo fuori controllo, che decise il destino di quella creatura. Continua »


Believe

Darish, Mercoledì 1 Ottobre 2008 @ 12:21

Si chiama Lola corre. 1998. La vita come un videogioco. Questo l’incipit dell’opera prima del regista tedesco Tom Tykwer. Un piccolo film che è diventato cult, e che quindi merita un posto d’onore nell’Omega Zone. L’intuizione è tutt’altro che superficiale, e ben poco esplorata. Rendere il gameplay assoluto protagonista di una storia, attraverso un simbolo forte, vitale, colorato.  Un’eroina. La scatenata Franka Potente e la sua chioma incandescente corrono per un’ora e mezza, nel tentativo di cambiare il destino. Prestazione fisica e psicologica, non è un caso se quest’attrice crucca sia entrata nella hall of fame delle fantasie maschili underground. Non un’Angelina Jolie che fa Lara Croft. Roba da educande. Ma un personaggio nuovo di pacca che non sfigurerebbe in nessuna interpretazione ludica. E farebbe la gioia del marketing.

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Bad Kids

Darish, Martedì 30 Settembre 2008 @ 13:48

“Che bambini!”, mormorava il Tyler Durden di Fight Club, assistendo a una scena di cui era il diretto responsabile. Perché tutto sommato, dopo aver raso al suolo i banchi di credito della città, quello che rimane è un genuino, candido, spirito bambinesco. Niente scopo, è solo voglia di far qualcosa di distruttivo, ma che sia specialmente a carico di un apparato che in qualche modo ci soffoca. La domanda non è “perchè?”, ma piuttosto “perché no?”.

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Dedito ergo sum

Darish, Sabato 20 Settembre 2008 @ 14:03

Bentornati nell’Omega Zone, la zona estrema, ai margini dei margini. Dove rinasce l’underground. Non so voi, ma se c’è una cosa che non sopporto è l’opulento meccanismo della censura odierna, che strumentalizza biecamente valori come la salvaguardia delle giovani menti, o la purezza di una moralità incontaminata, a proprio vantaggio. In modo di privare il cervello degli stimoli necessari per il pensiero pernicioso. Meglio non pensare, non fantasticare, non vedere, ma sprofondare in un ovattato oblio dove ogni regola verrà accettata incondizionatamente. E’ il primo passo verso il controllo mediatico. Per questo ci viene in aiuto la grande rete, ma anche qualche distribuzione particolarmente coraggiosa.

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Il gameplay del delirio

Darish, Mercoledì 27 Agosto 2008 @ 12:10

Quando ero piccolo, mia madre mi diceva sempre di non giocare ai videogiochi. Ma una volta, a 12 anni, l’ho fatto…

E l’ho fatta grossa.

I dottori non sapevano se il mio cervello sarebbe guarito. Io ero terrorizzato… Ero solo, in mezzo a tutti quei pixel. Schiavizzato dal mio prepotente vicino di casa, andavo a fargli la spesa solo per vedere i risultati di qualche oscuro giochino programmato in Basic, un pomeriggio di battute per vedere un quadrato fluttuare nel vuoto. Tutto qui, ma c’era già gameplay…

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