Archivio della categoria ‘Lettere dalla Mansarda’



Lo zen e l’arte della manutenzione del 3DS.

LPf, Venerdì 29 Marzo 2013 @ 14:24

Posto – come sempre - che niente sarà più come il MegaDrive, il portatilino maledetto ti ha riacceso proprio quel tipo di fiamma che credevi spenta per sempre, ma non è tutto oro quel che luccica…

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A volte ritornano, ma costano di più!

LPf, Giovedì 30 Dicembre 2010 @ 19:37

Tempo di classifiche, inevitabile, anzi doveroso che il MegaDrive abbia la sua. Certo valutare le uscite dell’anno non sarebbe semplice nel 2010. Quindi si potrebbe procedere coi giochi più belli, o più giocati, o che so io, ma si parla del MegaDrive gente, mica di una di una di quelle mezze console del cazzo che abbiamo oggi…

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Se credi che abbiano portato l’uomo sulla luna puoi credere a tutto…

LPf, Venerdì 19 Giugno 2009 @ 16:11

Volevo aprirci un topico sul forum ma era lungo e lo uppo in home… Qualche settimana fa, ad un’ora improbabile della notte, vidi sul canale del retrogaming del merdale terrestre Man on the Moon. La storia bene o male la conoscevo, la leggenda che ha ispirato film, libri, canzoni (una di un album del ‘92 semplicemente strepitoso) e qualche blog delirante no, o almeno diciamo che non conoscevo il personaggio né capivo perché della sua morte si parlasse ancora oggi, almeno negli States.

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LPf Videogame Awards 2008

LPf, Martedì 30 Dicembre 2008 @ 17:08

Temuto sul Live, rispettato sui forum, ciarlatano fanboy per qualcuno, autentico profeta per altri, una cosa sola è certa: nessuno ci ha mai capito di videogiochi come l’LPf, nessuno ha mai capito i videogiochi come l’LPf. Nessuno ne ha mai parlato con tanta passione, né li ha mai toccati così nel profondo. E’ giunto il momento anche per lui di dare gli Oscar del 2008, non con le mani, non col buonsenso, ma col cuore in mano… Sipario…

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Sposerò Simon Le Bon.

LPf, Venerdì 12 Settembre 2008 @ 15:26

Si lo so, madre di dio se lo so. Conosco quelle facce. Solite accuse di melodrammaticità cacchia e fiacca, quando è un discorso a ritroso, una cosa che inizi a leggere e pare bruttarella, tediosa, quando a un tratto arriva lo sparo - pam! - e con lui l’illuminazione, tutto questo per dirvi…Per dirci…  Per dirvi cosa? Per dirvi di pensare a lei, non la vostra lei, ma una lei qualsiasi. Senza di lei, la vita sa di fumo e di malinconia, o forse sarebbe il caso di scrivere Lei. O A Lei. Proprio Lei, direbbe Fudo. E allora parliamo di Lei, partendo da lì, senza darle una faccia, andando a ritroso, che forse oggi v’insegno qualcosa…

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E io son tranquillo se ci sei tu…

LPf, Venerdì 5 Settembre 2008 @ 01:40

Non è facile spiegare cosa fossero i primi anni ’80 e il rapporto che l’uomo iniziò ad avere con la tecnologia, nessuna rivendicazione nostalgica o passatista, non ce ne sarebbe bisogno. La stragrande maggioranza di voi nemmeno andava all’asilo che già guardava Bim Bum Bam e giocava ai videogiochi, ma quando io e il Coimbra eravamo due nani c’era solo la TV in bianco e nero, una sola emittente, quella statale, non esistevano i cartoni animati, il computer si chiamava terminale e serviva solo per lavorare. E non era nelle case della gente, ma solo nelle aziende, non ne avevi nemmeno mai visto uno ma solo sentito i tuoi che ne parlavano durante la pausa pranzo, quando tornavano a casa, ti baciavano sul caschetto e se ne tornavano di corsa a lavoro.

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Vi presento il Coimbra

LPf, Lunedì 1 Settembre 2008 @ 20:42

Io, la montagna nel cuore, cantava Guccini. Niente è più mio, intimo, di quella montagna, la colonica dov’è nato mio padre, il bosco di castagni, il sassone nel fiume con sopra inciso Pisaneschi, 1827. Eppure tutte le volte che passo davanti a quella che era casa del Coimbra, dove oggi sorge un lussuoso agriturismo per olandesi spendaccioni, mi si spezza letteralmente il cuore, mi si spacca, divide, dimezza. L’intento sarebbe quello di voltarsi dall’altra parte, andare oltre, quando va sempre tutto a puttane…

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