Esulo
, Lunedì 21 Febbraio 2011 @ 11:23
Nello spazio urlano in troppi.
Siamo nel 1998 e sono solo. Un umano gettato in una bara formato nave spaziale, tre poteri, due abilità, un’arma, zero proiettili. Mutanti, robot dai passi così pesanti che rimbombano nell’illusorio deserto della Von Braun ed ho davvero paura. Allucinazioni, voci, audiolog che raccontano il dramma di un’epidemia di origine quasi demoniaca. Siamo nel 2008, dieci anni dopo, la nave non è più la Von Braun ma la Ishimura, non è più una nave da crociera spaziale ma un mezzo minerario ed io, nonostante sia più in forma, più forte, più protetto, sono sempre solo, tre armi, due poteri, la volontà di voler sopravvivere e sempre, come dieci anni fa, senza proiettili. Robaccia demoniaca, mostri mutanti, niente robot, stavolta non servono, c’è già abbastanza roba agghiacciante e deforme che tenta di uccidermi ogni tre passi. Sopravvivo ancora, stanco, spaventato, pazzo, se prima era System Shock 2 ora è Dead Space, ne avrò avuto abbastanza?
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Super Anto
, Venerdì 15 Gennaio 2010 @ 14:50
No, non è una ronny, COTY è l’acronimo di Crap of the Year, la classifica delle peggiori merde in circolazione. Inizio del nuovo anno. Presumibilmente sarete indaffarati con gli ultimi ritocchi alle vostre pietose liste dei migliori giochi del 2009, migliaia e migliaia di inutili caratteri, che sarebbero stati certamente spesi meglio in una chat room con una milf.
Solo alcune avvertenze per darvi gli strumenti per interpretare al meglio quello che state per leggere, ovvero “the truth”: Nella lista ovviamente non troverete titoli ritenuti sterco all’unanimità, troppo facile, per entrare nei COTY bisogna avere una media voto prossima o superiore al 90%, un gioco orrendo spacciato per capolavoro insomma…
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Tag { Assassin's Creed, batman, Benfy, coty 2009, Dead Space, Fallout, forza motorsport 3, gay, GTAIV, killzone 2, Little Big Planet, Oblivion, Resident Evil, stragay, Super Anto }
Esulo
, Giovedì 30 Ottobre 2008 @ 16:17
Cos’è un genere, filmico, musicale, videoludico? Verrebbe da pensare ad un insieme di prodotti accomunati da un filo conduttore. Senza dubbio vero, ma per genere possiamo anche pensare a prodotti che si rivolgono ad un pubblico ben definito, prodotti spesso auto-referenziali e chiusi verso spinte innovative. E non è raro vedere generi, videoludici, che scompaiono o rimangono nell’ombra, a volte per cambi meramente tecnici (come sparatutto o piacchiaduro in 2D), a volte perché non riescono più a dire nulla di nuovo o di interessante. Questo forse è quello che sta passando il genere del survival horror, esploso con i 32 bit, sopravvissuto con la passata generazione, ma ora in declino, simbolicamente orfano della madrina Capcom che ha preferito trasformare una delle sue galline d’oro per non confinarla in una gabbia fin troppo stretta.
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LPf
, Mercoledì 27 Agosto 2008 @ 17:46
Lo stesso entusiasmo dello stand Activision non lo percepivi a quello di Ubi. Non dopo le prove dei seguiti di FarCry e Brothers in Arms. Detto papale papale, FarCry 2, tecnicamente, è il miglior gioco in uscita su 360 e Ps3, assieme (guarda caso) a Prince of Persia. Purtroppo, e me ne vergogno, ancora non sono riuscito a provare Gears of War 2 quindi non potrei lanciarmi in nessun raffronto, ma quel gioco è la next gen in azione: free roaming, area infinita, fisica applicata (a tratti da mascella al suolo) su tutto, carico poligonale incommentabile, braccia alzate davanti a texture, shader ed effetti (quelli atmosferici ti stendono letteralmente), tutto mosso dal vento, quelle luci e quelle ombre dinamiche proiettate dagli alberi su quel mostro sono la fatality finale di un prodotto che non capisci (realmente) come possa girare con tanta disinvoltura su 360. Insomma, quello che frulla e come faccia a frullarlo, lo sa solo Ubisoft.
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