Archivio della categoria ‘Il mondo da un oblò’



Layton, a beautiful mind

JackNapier, Martedì 23 Aprile 2013 @ 09:09

Le pubblicano col ritmo di un capitolo all’anno - forse anche di più, se consideriamo gli spin-off. Eppure, le avventure del professor Layton si confermano ogni volta come giochi di ottimo livello. Sono puzzle-game, con trame avvincenti e uno stile grafico che fa l’occhiolino ad Hergé. Certo, mai belli quanto il primo episodio “Il professor Layton e il paese dei misteri”, anche per i ben noti limiti della riscrittura - su tutti la prevedibilità. Questo perché il plot segue più o meno lo stesso schema in tutti gli episodi: una lettera informa Layton di un mistero; cominciate le indagini, il caso si complica; Layton e il suo assistente Luke indagano, interrogano i sospetti, raccolgono indizi; la vicenda raggiunge il suo climax al momento del confronto finale, al quale segue la risoluzione del caso. Un giallo deduttivo nella forma più classica, che già di suo è una sfida razionale allo spettatore/giocatore. Continua »


Lo zen e l’arte della manutenzione del 3DS.

LPf, Venerdì 29 Marzo 2013 @ 14:24

Posto – come sempre - che niente sarà più come il MegaDrive, il portatilino maledetto ti ha riacceso proprio quel tipo di fiamma che credevi spenta per sempre, ma non è tutto oro quel che luccica…

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Morto un pavel se ne fa un altro: il 2011 tra margini e fondazione

pavel, Venerdì 17 Febbraio 2012 @ 13:20

Once upon a time…
Annus mirabilis del twist e dell’assenza assoluta di lucidità. Iniziato da pavel, col pad appeso al chiodo del Pozzanghera e nella ridicola difesa di un mondo di giochini Apple-style a cui non credo, di cui chiedo venia non senza spasmi di vergogna, soprattutto per chi nel foro si è dovuto sorbire i miei appannati vaneggiamenti. Nessuna scusa: ho passato un brutto periodo pure io. Insomma si diceva, iniziato mestamente da pavel e finito in gloria – da seccapavelle –, araba fenice risorta dalle ceneri dell’anti-gameplay frustrato, versione 2.0 un po’ remake e un po’ reboot. Limited, lite e slim insieme: restyle gimmicko indispensabile in vista della ormai prossima New Generation Console.

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Minima tecnologica.

aries, Martedì 14 Febbraio 2012 @ 11:11

Così Nintendo se ne esce col Sapientino; Microsoft, a quanto pare già stanca di quella miniera di gameplay sopraffino di nome Kinect, sembra voler seguire la stessa strada, in un impeto di dignità aziendale; Sony non s’è capito nemmeno se ci sarà, se deciderà di dar seguito al successone del Move, ma intanto butta fuori l’ennesimo inutile portatile decidendo che senza una linea guida precisa avrebbe seguito ogni linea guida possibile, mettendo ogni tipo di controllo a disposizione degli sviluppatori, un Eldorado di nuove occasioni e di avventure.

Lasciatemi dire una cosa però, e sarò brevissimo: potete usare qualsiasi periferica, e introdurre qualsiasi novità tecnologica: è tutta fuffa, e almeno qui lo si sa.

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[Speciale 2011] Se sai vieni a insegnare. Se non sai vieni a imparare.

LPf, Giovedì 29 Dicembre 2011 @ 16:10

?2011, l’anno della totale, completa, assoluta maturazione, l’anno della maturità contemplativa e spirituale con qualche nota vagamente mistica. Io non racconto più i videogiochi, io non parlo più di videogiochi, io sono i videogiochi e parlo di me.

Il mio percorso intellettivo, che significa tanto raziocinativo e cerebrale quanto emotivo e spirituale, è giunto al suo sviluppo definitivo, al suo completamento ultimo, non c’è un oltre, non c’è un passo successivo, e le riprove sono marcatamente empiriche. Non ci sono infantilismi o bizze, né contrasti o rivalse, non c’è un perimetro e non ci sono ostacoli, solo profondissima quiete e rinnovato amore, un perpetuo e imperturbabile sentore di affetto, simpatia e adesione intensa nei confronti del mondo e della storia del videogioco giocato. C’è consapevolezza, tanta, coscienza e conoscenza.

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Sotto un cielo d’acciaio (e spoiler).

JackNapier, Mercoledì 20 Aprile 2011 @ 14:13

Di nuovo adventure e di nuovo un’esperienza singolare che mi ritrovo a descrivere. Benché la storiografia videoludica ce la metta tutta a convincerci del contrario, le avventure grafiche non sono tutte Monkey Island, Indiana Jones, Grim Fandango e cloni. Si tende spesso a tralasciare opere più coraggiose e raffinate sul lato estetico e/o narrativo e/o ludico. Ho scritto apposta di The Dig come di un episodio dall’enorme fascino, eppure tra i meno considerati nel catalogo LucasArts. Oggi è il turno di Beneath a Steel Sky, punta e clicca di Revolution, la stessa software house che avrebbe poi sviluppato la serie famosissima di Broken Sword.

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Il vecchio e il (video)gioco

Peppebar, Mercoledì 16 Febbraio 2011 @ 11:37

Ho bisogno di aiuto. C’è qualcosa che non va in me. Prima era solo una sensazione, trasformatasi poi in un tarlo, che via via è diventato sempre più insistente, ingombrante, fino alla consapevolezza totale.
Mi piacciono i videogiochi. Adoro leggere libri e fumetti, ma mai quanto giocare. Guardo qualche film e seguo sporadicamente qualche serie tv, ma in linea di massima considero sprecato il tempo passato davanti al televisore che non sia stato speso per giocare o, in misura minore, per guardare una partita di calcio.

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Della Quinta libertà e del requiem di un visore, ovvero: bimbi che giocano a nascondino.

Esulo, Mercoledì 26 Gennaio 2011 @ 12:34

Dopo l’abbuffata degli award e il necessario periodo digestivo, torniamo a alla pubblicazione con la rubrica dedicata agli esuli. Oggi tocca al giggio, un passato da allievo del topastro torinese e un radioso presente nella nazionale juniores carioca.
La prima volta che accesi il visore notturno una sensazione di felicità pervase ogni fibra del mio corpo. La portentosa grafica, il gameplay intuitivo ed una trama soddisfacente introdussero Sam Fisher nel mondo videoludico, presentando un gioco assolutamente eccellente sotto qualsiasi aspetto.

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A volte ritornano, ma costano di più!

LPf, Giovedì 30 Dicembre 2010 @ 19:37

Tempo di classifiche, inevitabile, anzi doveroso che il MegaDrive abbia la sua. Certo valutare le uscite dell’anno non sarebbe semplice nel 2010. Quindi si potrebbe procedere coi giochi più belli, o più giocati, o che so io, ma si parla del MegaDrive gente, mica di una di una di quelle mezze console del cazzo che abbiamo oggi…

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I 10 stage più belli di Street Fighter (a mio insindacabile giudizio).

aries, Venerdì 24 Dicembre 2010 @ 15:56

Badate che regalo natalizio da AM: sulla scia di una discussione nell’Agorà, ecco quelli che a me sono sempre sembrati gli scenari migliori della Serie. Ovviamente ne mancano tanti, soprattutto dai primi episodi, in cui ogni scenario era memorabile, ma questi sono quelli che incontrano maggiormente i miei gusti, ovvero quelli con gli scorci più evocativi, un’atmosfera palpabile e dal disegno meglio realizzato (lascio la classifica di quelli animati meglio a chi ci capisce meno di me). L’ordine è per episodio e non per merito.

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thE enD

ginko, Venerdì 15 Ottobre 2010 @ 01:23

Halo Reach ha già smesso di far parlare di sé anche se non ha smesso di vendere. Halo non deve convincere. Chi lo conosce sa cosa trova. Chi critica le nuove mappe sa che saranno sistemate.  Chi non c’è ci tornerà. Chi non ci tornerà ne parlerà comunque. Reach è splendido. Reach è scontato. Reach sorprende comunque perché è la chiusura di un’era che è iniziata nel 2001, quando le console non potevano caricare un FPS senza essere accusate di tentare inutili attacchi alla profondità di gameplay del PC. Eppure flash di coscienza erano già partiti da giocatori che ebbero una pasqua genomica quando incrociarono la strada di Perfect Dark e quando travolti dal 3D giustificarono persino i voti dati al primo simulatore videoludico di slow motion.

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Worms Reloaded

funker, Martedì 28 Settembre 2010 @ 09:46

Abbassate le tapparelle, assicuratevi di essere soli e cancellate la cronologia dopo che avrete letto questo articolo. Abbiamo tra le mani del materiale tanto bollente da fare invidia a Wikileaks.

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