Fire Emblem: Awakening - { Curia, Delibere }
LPf, Mercoledì 17 Aprile 2013 @ 13:11

Il punto più alto toccato da una consolina che non sembra voler o poter fissare un apice assoluto in questo suo continuo, sorprendente crescendo…

Partiamo subito da una cosa che va gridata senza scomodare troppo il Mauz, con questo gioco il 3DS butta realmente a video un nuovo modo di fare grafica. Fare proprio nel senso di comporre, assemblare – quindi restituire a video. E’ il gioco a strati. Pare un libro di quelli per bimbi che apri e si creano le figure, in primo piano le scritte, subito dietro la bitmap dei vari personaggi che prendono la parola, dietro ancora gli effetti, dietro ad essi modelli poligonali, quindi background e così via, tutta una serie di strati più o meno equidistanti uno sovrapposto all’altro dal sicuro impatto scenico - ma non è tanto questo a creare un sorprendente effetto wow. E’ il fatto che a sovrapporsi ed amalgamarsi sia un potpourri di poligoni, bitmap e filmati, avvicendantisi costantemente in un tutto unico multistratificato e tronfio di effetti che grida in maniera brutale come niente potrà mai uscire come esce sul display del 3DS. E’ in buona sintesi una sorta di contributo “fisico” al concetto di grafica che nessun hardware – per quanto performante - potrà mai replicare.

Il tutto sorvolando sul fatto che il design di quello che si agita a video sia anche meraviglioso - ma questo è giusto un corollario. Sotto questo aspetto la grossissima sorpresa è proprio Nintendo, nella fattispecie Intelligent Systems. Non pare nemmeno un loro gioco in termini di caratterizzazione artistica complessiva, quantomeno è impossibile non notare come si sia assolutamente al di sopra non tanto degli standard della serie, quanto di quelli di un genere che storicamente ha esaltato maestri nipponici del calibro di Enix e Squaresoft, ma anche di Masaya e Sega fra quelli più meritevoli di un richiamo. Viceversa la profondità del giocato ti fa capire subito come sia dannatamente un gioco Intelligent Systems, che  - è doveroso ricordarlo – con un’idea di Shozo Kaga e la bravura di Toru Narihiro  inventò il genere 23 anni or sono proponendo il primo, originale Console Strategy RPG, riscrivendo un genere fino ad allora apparso unicamente a occidente del mondo su home & personal computer. Col mix di strategia, sviluppo dei personaggi in stile RPG e le storie a tema medievaleggiante del primo Fire Emblem Ankoku Ryu to Hikari no Tsurugi  (The Dragon of Darkness and Sword of Light) per Famicom (NES), Intelligent Systems avrebbe profondamente influenzato l’intera produzione nipponica, ieri, mentre oggi realizza davvero qualcosa di egualmente straordinario, andando ad innalzare quello stesso genere, nato con quello stesso brand, a livelli di eccellenza onestamente imprevedibili.

Non m’interessa parlarvi della profondità sublime delle meccaniche e dell’eccezionale componentestrategica, v’impaurirei inutilmente. Fire Emblem è un gioco Nintendo, e come tutti i giochi Nintendo è pensato per poter essere approcciato da tutti, approfondendolo più o meno, lasciandosi istruire e aiutare finché ce n’è bisogno. L’apprendimento è graduale ma per niente invasivo, in quanto i tutorial avvengono tutti nel display inferiore senza interrompere mai il giocato, peraltro i neofiti possono beneficiare di svariati aiuti che, assurdo a dirsi, non impoveriscono l’esperienza di gioco se non in modo incidentalissimo. Il prodotto ha un carattere eccezionale che snocciola costantemente in situazioni, personaggi e dipanarsi delle vicende, ma anche una cura maniacale non solo nella sua realizzazione complessiva quanto nel suo perdersi fin nel dettaglio più fatuo dell’ultima delle statistiche dell’ultimo dei submenu. Per richiamare atmosfere nineties da rivista patinata, ha l’effetto vintage di generare dipendenza con tanto di notti insonni come non succedeva dai tempi di Master of Magic. Io sono un giocatore annoiato, vecchio e con la soglia di attenzione oramai di un roditore, è praticamente impossibile che superi l’ora di gioco se non gioco in multiplayer, ma stanotte ho staccato perché oramai non leggevo più le scritte, e lo credo bene visto che erano quasi le 5:00. Peraltro c’hanno voluto benissimo segando via qualsiasi controllo touch e permettendoci d’impugnare la console con entrambe le mani, a mo’ di libro, perché è in quel modo che va approcciato: rigorosamente sotto la copertina… Peccato solo non sia uscito quest’inverno…


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