Pioneers of the Warped Groove #1 - { Omega Zone }
Darish, Giovedì 18 Dicembre 2008 @ 23:44

Era tanto che volevo preparare uno specialino seriale come questo, quale miglior occasione dell’upgrade di memoria al mio fido supercomputer Euclide? Quindi eccoci qui, con il primo appuntamento dedicato ai “pionieri del suono distorto”, il titolo è liberamente tratto da un pezzo di Caspar Pound, senz’altro uno dei migliori esponenti del genere. Si parla nello specifico del periodo techno-house-rave esploso nei primi anni 90, un periodo pregno di importanza, dove musica, libertà, trasgressione e sregolatezza andavano di pari passo…

La ricerca era orientata verso sonorità abrasive, violente, ritmiche cutpastate, accelerate, distorte all’inverosimile con quelli che diventeranno poi tools leggendari nell’ambito. Lo scopo era far ballare, più che riflettere, tutte le produzioni di quell’epoca erano realizzate con un occhio attento verso la dancefloor. E’ il periodo dove vennero fuori Liam Howlett ed i suoi Prodigy, con l’incredibile Charly, da quel pezzo passò alla storia il famoso synth dinamico, chiamato affettuosamente “zanzarone”. Su questo e l’intoccabile sound acid della Roland 303 si basava tutta la rave era.

Anche le produzioni italiane non vollero lasciarsi sfuggire l’opportunità di capitalizzare lo zanzarone, questo era uno dei pezzi più celebri dell’epoca, Mig-29, produzione Bortolotti per Media Records.

L’italianissima Media Records meriterebbe uno speciale a se e certo non basterebbe per descriverne la caratura, vi basti sapere che da questa scuderia sono nati tutti i vari Antico, Cappella, Anticappella, Black Box e 49ers, tutti successi stellari in casa e all’estero. Una delle caratteristiche di queste produzioni era la bassline tesissima e corposa.

Tornando al visionario Caspar Pound, e al suo progetto Hypnotist, brani come House is mine adottavano un’altra tecnica celebre, la dicotomia tra sonorità melodiche e distorte.

Impossibile non tirar dentro anche i fratellini Hartnoll, aka Orbital, con il loro primissimo pezzo, che addirittura risale a fine 80. Chime… Un vero rave anthem.

E questo è uno dei miei pezzi preferiti di quel periodo, Different Strokes di Isotonik. C’era veramente tutto: breakbeat, 303, zanzaroni, tappeti e pubblico farlocco che gasava sempre!

Per ora POWG termina qui, vi aspetto la prossima puntata per altre meravigliose perle rave!

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