AM Awards 2010 parte 1: LPf - { Curia }
LPf, Lunedì 3 Gennaio 2011 @ 13:13

Poteva sottrarsi al giochino di GOTY, PETY, COTY e premi più o meno fantasiosi il vostro sito di riferimento? A dire il vero ci si è anche pensato, ma un movimento d’opinione forumistico ci ha spinto a dire la nostra anche sul ridicolo anno appena passato. Per non inondarvi con centinaia di migliaia di caratteri, quest’anno si fa a puntate. E chi buttiamo in campo per primo? Ovviamente lo spettinato. Buona lettura e date un’occhiata al sito o ai feed nei prossimi giorni per le puntate successive.

Un anno di delusioni, di seguiti, in gran parte di seguiti di seguiti, peraltro deludenti, nessuna gioia vera diciamocelo, quindi parlerò di cosa mi ha deluso meno e chi di più, ma comunque solo di quelli che mi sono più cari – di sprecare parole per gli altri, sinceramente, mi vergognerei. In pratica un anno, dio li abbia in gloria, all’insegna di MegaDrive e MCD.

Certo, l’avventura jappica aveva gettato benzina sul fuoco, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare: questa generazione, qualsiasi gioco uscito quest’anno e in uscita il prossimo, oramai è retrogaming - solo che non è invecchiato così bene come le bitmap del MegaDrive, quindi tantovale. Vi pare? O volete mettere i miei shumpoli col Kinect e il Move?! Per cortesia su…

Shooter meno deludente dell’ultimo Halo di Bungie: HALO REACH
HALO Reach è stato senz’altro un titolo immenso, sontuoso a leggendario, insuperabile in multiplayer dove la concorrenza non fa nemmeno più ridere, dà noia e basta. È divertente da morire, la formula pare uno di quei vini che più passa il tempo più prende corpo, strepitose poi le innovazioni che ribilanciano ulteriormente il core del giocato. Ripeto, la concorrenza contribuisce attivamente a questo curioso processo d’invecchiamento. Sontuoso dicevo, anche a vedersi, per quanto barcollante sotto l’aspetto tecnico, che come ricordavano Mega & Super Console significa grafico/sonoro. Povero O’Donnel. Media K/D in positivo per la prima volta in vita mia, ma rullo in modo imbarazzante dalla beta, con più di uno strilletto e di un’esultanza sottolineata dal moccolo secco a fine match, pure oggi lo riprendo volentieri, ma i mesi e mesi, nottata dopo nottata, non riesco più a passarceli, sarà che è il centesimo e soffre della sindrome di Street Fighter, sarà che non siamo più la banda di un tempo, sarà che la gente del forum è troppo antipatica, sarà che son talmente ai margini che fra MegaDrive, filmetti e libri passo le serate come un pensionato del gameplay, ma secondo me comincia a rompere il cazzo pure lui. Ed è il mio GOTY. Addio Bungie, con te molto probabilmente muore quel movimento nel quale mi son sentito così partecipe, attivo e coinvolto… Ma forse cominciavate a rompere il cazzo pure voi.

RPG più delusione polacca nell’anno meno polacco del crucco: TWO WORLDS II
Che dire, più che dell’anno forse sarebbe da parlare di delusione della generazione. Single ridicolo, multiplayer patetico, prendi Morrowind e trasformalo in Fable, lasciando il peggio di Morrowind e non mettendoci il meglio di Fable. L’RPG più ambizioso della generazione il cui seguito diventa una bieca operazione commerciale, incredibile a dirsi, ha barato su tutto il Dirk, pure sui metri che percorri sulla mappa che te ne indica 500 e ne avrai fatti 10 a esagerare. Il seguito del mio culto tutto anima e sostanza è una babbionata tutto cenci e niente nerbo, un pellone di pisello moscio che m’ha fatto benedire il cielo per la campagna incrocchiata e la brevità del multiplayer. Un incubo, intenso, ma perlomeno durato poco.

Action più delusione mista a curiosità dell’anno delle incomprensioni: RED DEAD REDEMPTION
Incredibile, mai visto un non-gioco come questo in vita mia, nella sua inutilità batte pure Final Fantasy XIII che reputo la cosa più brutta che abbia mai giocato da che gioco. Perché non si parla di brutto, ma di “non”, un concetto piuttosto astratto e quantomeno originale: RDR non è un videogioco. E che cos’è? Ce lo siamo chiesti anche una sera assieme, eravamo una bella banda in multiplayer. Ma cos’è sto robo? Dov’è il gioco? Cioé il codice c’è e di quello sono piuttosto sicuro, la grafica pure, la confezione anche, ma manca, cioé, manca, boh direi che manca proprio tutto.

Platform più sequel meno deludente dell’anno dei sequel: MARIO GALAXY 2
Sì, tante idee più del primo, ma indicibilmente meno coerente e ispirato, difficile a dirsi ma è più bello nel particolare per quanto sia un gioco globalmente più brutto. C’è una cosa però che nessuno può rendergli su quest’altalena: il primo era fresco come un giglio, questo come la mozzarella che ho in frigo. E leggeteci bene prima di inforchettarla. Sì va beh, critichiamo Nintendo anche quando fa i giochi come non li sa fare nessuno… No. Non si parla di questo, ma la prima volta in un anno che ti ricapita di associare il nome Nintendo alla parola videogioco è proprio brutto farlo con un data disk in mano.

PICCHIADURO meno deludente della storia dei giochi deludenti su Kenshiro: FIST OF THE NORTH STAR KEN’S RAGE.
Com’ero felice quando vidi chi erano i barboni che avevano elemosinato il brand, e infatti non mi hanno deluso per nulla facendo tutto quello che avrebbe fatto persino la Balengo semmai avesse potuto mettere le mani su quella licenza. Certo, è la coperta di Meo, la tiri di qua ed è corta, di là e sei da capo, ma con quella licenza non potevi fare assolutamente di meglio (grafica permettendo, ma sei un cinese barbone e ti perdono a prescindere) quindi sai già prima che critiche ti prenderai, ma intanto sorridi e metti in saccoccia perché il vecchio Ken piace sempre uno stonfo worldwide. Obiettivo finirlo al 100% sbloccando tutte le mosse di tutti i pg perché glielo devo, lo devo al pacchetto nella sua interezza, dai semi di riso rubati ai primi contadini e alla fudata di Fudo, giocando ovviamente sempre con la testa all’imminente annuncio “Welcome to this crazy time”.

Sport game meno deludente e più inutile dell’anno dei calcini in ciabatte: PES 2011
Quest’anno il calcetto è bellino da paura, poverino. Aggiornato, funzia online, sontuoso nella MLO, con tutti i suoi pregi tirati a lucido e tantissime smussature ai suoi, invero, pochissimi difetti. Difettucci peraltro attaccabili solo concettualmente, ma le diatribe con Fifa e i suoi sostenitori sono oramai un ricordo lontano, come l’importanza di un supporto online degno di questo nome. Il calcino oramai ha compiuto il suo ciclo vitale, nascita-vita-morte, tornando all’inizio, là dove era partito, ovvero al gruppo di amici bevuti che mentre fai la doccia sbocciano una bottiglia e dicono, “Oh, dai, facciamo un calcino” finché il rumore del fon non copre i loro schiamazzi.

XBLA più deludente dell’anno e della triste storia di Sonic deluso: SONIC IV
Triste la storia di Sonic, quando Sega cessò la produzione di hardware ricordo che misi come desktop un’immagine strepitosa con lui rabbuiato, seduto su un masso, intento a reggersi la testa con  le mani, mentre Mario gli dava una pacca di consolazione sulla spalla. Ecco, penso rimpianga quei giorni perché aveva un futuro di merda, ma un passato strepitoso. Ora ha anche un passato di merda. Sopprimetelo per favore.

Hardware della gen ma più deludente dell’anno nella gen più deludente : XBOX360
Perché parliamoci chiaro, Wii e Ps3 fanno cagare dai loro day one, ma lui ha spaccato. Ora spacca, sì, ma i maroni. È tutto un seguito di un seguito di cose già viste, ritrite e vecchie prima ancora che qualcuno le annunci, se sono inediti sembrano più vecchi dei seguiti, e anche se non capisci come sia possibile succede. Un retrogaming al presente che va avanti brutto e indolente, senza nessuno che abbatta quell’essere nauseante e moribondo, senza nessuno che intraveda una qualsivoglia luce alla fine del tunnel. Questa generazione ha sfrantecato subito i maroni e XBOX360 n’è stato il suo più degno interprete. Fatevi un MegaDrive.


1 commento a “AM Awards 2010 parte 1: LPf”

Lascia un commento

Devi accedere come redattore per lasciare un commento.