AM è orgogliosa di presentare: l’angolo d’Italia7! - { Ai Margini presenta }
Esulo, Lunedì 20 Ottobre 2008 @ 15:33

Dopo una lunga attesa finalmente apre la rubrica sui famigerati Italia 7. Cosa sono gli Italia 7? Sostanzialmente B-Movie, pellicole low budget con exploitation a manetta, per la maggior parte italiani (ispiratori, spesso e volentieri, della coppia Tarantino/Rodriguez amanti dichiarati degli Italia7) che negli anni ‘90 venivano trasmessi a nastro in prima e seconda serata dalla grandiosa emittente. Poco resta di quella gloriosa rete, fino ad un decennio fa a carattere nazionale oggi è visibile solo in alcune regioni, Toscana fondamentalmente, alto Lazio, gran parte della Liguria e poco altro, ma il suo lascito ha un valore inestimabile. Il nostro compito sarà quello di provare a stimarlo.

LPf e dott. Shinichi Funari mi hanno sempre preso per il culo perché vivevo di questa roba… loro di cinema non ci capiscono un cazzo, si sa, quindi colmeremo le loro lacune con questo angolo periodico fatto di fugaci consigli, poche righe, uno sparo secco, un film a settimana: carta e penna per chiunque si sentisse in quel medesimo stato indecoroso.

PUNTO ZERO (VANISHING POINT) 1971

Parto leggero, Punto Zero, che a dirla tutta non potrebbe essere considerato un vero e proprio Italia 7 nel senso assoluto del termine, ma affinché la rubrica non naufraghi prima ancora di aprire è doveroso farvi vedere qualcosa di decente per poi alzare il tiro di settimana in settimana. Film che viene citato da Tarantino in Grindhouse, come qualcuno di voi saprà. La Dodge Challenger bianca del 1970 sulla quale le tre signorine vengono speronate da stuntman Mike (lui stesso fa diversi riferimenti espliciti a questo film) altri non è se non la protagonista assoluta di Punto Zero. Kowalski (Barry Newman), un pilota fallito al quale è anche crepata la fidanzata surfista, scommette con uno spacciatore di riuscire a fare Denver-San Francisco in 15 ore imbottito di anfetamine al volante della Dodge Challenger e del suo motore 4/40 a 375 cavalli… il risultato saranno due ore di inseguimenti assurdi narrati dallo speaker cieco di una radio privata che comincia a sostenere e aiutare Kowalski da quando si ritrova un milione di sbirri alle calcagna, fino a trasformarlo in una specie di eroe nazionale. Semplicemente memorabili le scene della signorina nuda in moto che vuole farsi un Kowalski ormai irrimediabilmente andato, della gara “a passate” con la Jaguar e della fuga nel deserto. Il finale? Kowalski, ormai al perso, dopo l’ennesima fuga dagli sbirri, accelera a tutta e con Kim Carness in sottofondo si stampa contro un posto di blocco formato da due ruspe, polverizzandosi in una palla di fuoco divenuta celeberrima. Film da vedere ad ogni costo, con una colonna sonora veramente epocale. Esiste anche un remake del 1997 con Viggo Mortensen protagonista, stravolto nella forma e nei contenuti. Ecco, quello ignoratelo.

Italia7


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