Archivio della categoria ‘Il mondo da un oblò’



The Expendables, anche AM ha un Mereghetti Spietato e dal Cattivo Gusto.

Dr. Klaude, Martedì 14 Settembre 2010 @ 09:56

Va detto subito, per togliersi un peso: The Expendables è una merda. Sì, da un punto di vista cinematografico non si può salvare nulla, e non è un’esagerazione, è davvero terribile a vedersi. È brutto, a tratti oscenamente brutto, è un capolavoro indiscutibile. The Expendables è un film porno, a nessuno interessano le scene tra una botta e l’altra, e difatti sono scritte male, recitate peggio e dirette alla cazzo di cane, sono un preludio. Le botte e i botti abbondano, arrivano con le scuse più improbabili, e in ogni caso una motivazione plausibile sarebbe sprecata quando una montaggio da aritmia non ti fa capire nulla di quello che succede sullo schermo. Ripeto, un capolavoro.

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Sull’arte e l’élitarismo nei videogiochi. Lasciate ogni speranza voi che non sopportate quel vocabolo, qui.

JackNapier, Martedì 7 Settembre 2010 @ 11:26

Il fatto è che noi filosofanti non riusciamo più a provare amore per i videogiochi più o meno da quando abbiamo allargato i nostri orizzonti. Ci siamo interessati a nuove fonti di emozioni, abbiamo sviluppato nuove passioni, abbiamo preso coscienza di ciò che di bello c’è al mondo e lo abbiamo chiamato arte – anzi: Arte - e abbiamo iniziato immaginare come poter migliorare il videogioco. No, i videogiochi non sono arte (come le fotografie non lo sono, come i film[ati] non lo sono, come le tele imbrattate non lo sono: certe particolari fotografie, certi particolari film, certe particolari tele imbrattate lo sono), lo abbiamo capito da tempo.

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#01 Videogame for dummies: senza topa non nasce il videogioco

Dr. Klaude, Venerdì 27 Agosto 2010 @ 11:03

L’ultima volta avevo lasciato in sospeso qualche domanda; ok, è passato un po’ di tempo ed è lecito non ve ne ricordiate. Di certo non starò a ripeterle, disponete di un internet, dunque sono lì a due click di distanza. Una di queste però costituisce il cardine del racconto che segue, nient’altro che la storia della nascita del videogioco. No, non è vero, per quella se vi interessa posso al massimo consigliarvi un libro . Il racconto è invece quello degli albori dell’industria del videogioco statunitense. In fondo non ci si allontana molto dalla storia del videogioco, ma una delle domande che è lecito porsi in questa ottica è questa: come ha influito la castità delle ragazze mormoni sull’industria del videogioco americana? (Indizio: Nolan Bushnell chi?)

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[GC 2010] Giusto perché scrivere in aereo è una figata…

LPf, Sabato 21 Agosto 2010 @ 13:23

Soprattutto con quel PC mininano stylish e quel caffé lungo dal retrogusto al merdao.
Sarà il pezzo, credo, più ai margini che AiMargini abbia mai visto, invero, penso seriamente che nessuno abbia vissuto così ai margini una fiera. Nella storia delle fiere…

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“Odissea” nello Stagno

Esulo, Martedì 3 Agosto 2010 @ 11:35

Scrivo questo articolo per due motivi.
Il primo è che mi conviene: avevo preparato un budget-barbone di 100 euro da donare ad Aries in cambio del restyling del mio blog e, sorprendentemente (per me), Aries ha rifiutato di essere pagato e ha proposto, piuttosto (a proposito, “piuttosto” ha valore avversativo, non disgiuntivo – lo dico perché pure qui AiMargini l’ho visto usare “male”, e viste le ragioni socio-politiche dietro l’uso “cattivo” del termine mi sono sentito in dovere di specificarlo, ecco) piuttosto, dicevo, ha proposto un baratto: restyling in cambio di un articolo per AM. Visto l’atroce inizio di questo pezzo, sono sicuro che si sia già pentito della scelta.
Il secondo motivo è che AiMargini mi ha cambiato la vita.

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#00 Videogame for dummies: AM vi presenta il Dr. Klaude!

Dr. Klaude, Lunedì 25 Gennaio 2010 @ 12:47

Di videogiochi scrivono in molti, con diverse competenze. Io, per fare un esempio partendo dal basso. Ma anche, e soprattutto, redattori, solutori, columnist, trend setter, giornalisti di costume, giornalisti e basta, giornalai e parolai. Per fortuna non Alberoni. Purtroppo perfino il Perfo. C’è però un’altra categoria che ha recentemente intensificato il proprio interesse per il medium videoludico. Si tratta degli accademici. La cosa non sorprende, e se lo fa è per il ritardo con cui la frangia nerdica universitaria mondiale ha trovato il modo di giustificare le lunghe sessioni notturne a WoW ricavandone pubblicazioni e benefici.

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COTY 2009

Super Anto, Venerdì 15 Gennaio 2010 @ 14:50

No, non è una ronny, COTY è l’acronimo di Crap of the Year, la classifica delle peggiori merde in circolazione. Inizio del nuovo anno. Presumibilmente sarete indaffarati con gli ultimi ritocchi alle vostre pietose liste dei migliori giochi del 2009, migliaia e migliaia di inutili caratteri, che sarebbero stati certamente spesi meglio in una chat room con una milf.
Solo alcune avvertenze per darvi gli strumenti per interpretare al meglio quello che state per leggere, ovvero “the truth”: Nella lista ovviamente non troverete titoli ritenuti sterco all’unanimità, troppo facile, per entrare nei COTY bisogna avere una media voto prossima o superiore al 90%, un gioco orrendo spacciato per capolavoro insomma…

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Ma che bel castello.

ginko, Giovedì 7 Gennaio 2010 @ 20:30

Il “fai finta di niente e massacra tutto quello che si muove basta che non siano tre civili di fila” ha compiuto un nuovo esaltante passo verso il free roaming action.
Secoli sono passati da quando GTA, da brillante arcade a volo d’uccello, è stato trasformato prima in uno stilicidio scassone, poi in un quasi gioco, poi in un sandbox per truzzi e infine nuovamente in un quasi gioco. E quell’omino rigido paragonato con Altair già correva a nascondersi. Perché Altair poteva sfruttare il mondo circostante. Non era una Doroty obbligata a seguire la via dorata, anche se infine destinato ad un solo e unico Kansas. Ma Ezio….Ezio è un’altra cosa. Ezio non è più furbo. Ezio non può cambiare il finale. Ezio non è superman. Ezio ha una sola cosa in più dalla sua parte. Un contesto intorno.
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Nathan Jones e il mistero del 30% perduto

Esulo, Venerdì 23 Ottobre 2009 @ 14:38

Iniziamo: Sony Merda!
Io, primo fra tutti, ho sempre negato che potesse esistere questa supposta superiorità della console Sony, eppure è uscito un gioco che ha fatto vacillare la mia fede, le certezze non sono più le stesse, e forse il drugo tra una panzana e l’altra ci aveva preso.
È uscito Uncharted 2,se ne parla in tutti i forum, fioccano votoni, e io darò il mio voto e, soprattutto, il mio commento, nella speranza di rendere partecipe la comunità di Ai Margini su cosa è e cosa non è questo gioco.

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Machinarium: Asimov veste indie

Esulo, Giovedì 22 Ottobre 2009 @ 09:55

Il termine indie è definito nel nerdizionario come quell’ambiente lontano dall’ipertrofia sanguinolenta e dalla ricerca del fotorealismo (il Santo Graal dei giochi elettronici, “ma chi lo vuole?”), caratterizzato dalla ricerca di strade nuove da percorrere nell’ambito entertainment videoludico, i cui prodotti sono spesso il frutto di una lavorazione dai costi contenuti, editi da team emergenti, ma armati di tanta fantasia e tanta, tanta passsione.
Primo classificato per l’eccellenza artistica all’Indipendent Game Festival, Machinarium è il primo gioco di una certa portata per i cechi sviluppatori di Amanita Design. Jakub Dvorsky, fondatore del team, è un inguaribile nostalgico delle care vecchie avventure punta-e-clicca e lo si può intuire provando i suoi precedenti lavori.

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[GamesCom] Tutti a Culonia! (1 di 4)

LPf, Venerdì 21 Agosto 2009 @ 21:45

Inforcata la nostra super Volvo cabrio siamo partiti chiome al vento e arrivati in una manciata di minuti all’albergo, io col mal di gola, Otta con la febbre, ma felici. Il tempo di mettermi in mutande, disfare la valigia e ho in camera il Barone, il suo gilet e il Fek che mi bombarda di foto neanche il Boy, si fissa per la sera, mi salutano e torniamo giù. Mi metto in fila dietro un gruppo di ragazzotti bianchi e tarchiati che hanno quel simboletto malefico ovunque, e mentre sto per dire a Otta che quelli son di Bungie, irrompe il Kudo, il pazzo non lo Shino: maglietta bianca, buzza e jeans marci, ovviamente in bicicletta direttamente nella hall, lasciando la bici al portiere.

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[GamesCom] Microsoft, Sony e Nintendo (2 di 4)

LPf, Venerdì 21 Agosto 2009 @ 21:40

Tardi, troppo tardi ho scoperto la spiaggia. Obbiettivamente serpeggiava questa leggenda dal primo giorno, più volte avevo sentito pronunciare quella parola, ma in quel delirio grosso come una città fatto di ciccia ammassata e urlante è già difficile trovare uno stand, figuriamoci un angolo di pace. L’area business è  il posto perfetto per cercare asilo dopo un’ora di quella merda, i crucchi sono così, spari una musicaccia a manetta e loro si ammassano lì davanti, urlando e saltando; siccome gli stand son lì per richiamare attenzione è una gara a chi fa più casino e attira più scimmie. Nell’area business è tutto diverso, la gente non urla e non puzza, c’è pace, fresco, la gente è in giacca o in camicia non in canotta, è il paradiso del divano strano, ce ne sono di tutte le forme esistenti, ti metti lì, tiri il fiato e ti sembra di essere in paradiso - se non fosse che un miniparadiso c’è davvero, la spiaggia, appunto.

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