Archivio della categoria ‘Delibere’



L’Angolo del Cestone: H.A.W.X. 2

Esulo, Lunedì 14 Febbraio 2011 @ 12:28

Inauguriamo l’ennesima nuova rubrica, dedicata ai giochi da recuperare a prezzo budget, usati, platinum, in edicola o sulle isole della Manica, a cura del playboy palestrato e glitteroso meno credibile del Granducato (di cui sconsigliamo a tutti la bacheca facebook in periodo pre-S.Valentino).
Dopo l’esordio dello scorso anno, un po’ in sordina e con l’alone pestifero di Ubisoft come etichetta, questo nuovo HAWX si inserisce nella “flap war” di fantozziana memoria come via di mezzo tra il rigoroso e russo IL2-Sturmovik e il più fantasioso e giappo Ace Combat 6: Ace of Liberty.

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Nel paese delle creature marine.

aries, Martedì 14 Dicembre 2010 @ 10:56

«Voi amate il mare, capitano?» – «Sì! l’amo! Il mare è tutto. Copre i sette decimi del globo terrestre. Il suo respiro è puro e sano. È l’immenso deserto dove l’uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé. Il mare non è altro che il veicolo di un’esistenza soprannaturale e prodigiosa». (”Ventimila leghe sotto i mari”, J. Verne)

Forzato da una ingenerosa dipartita hardware – e dall’assenza di stimoli a porvi rimedio, va detto – a cercare scampoli di ghemplé digeribile su una piattaforma storicamente inospitale per questo tipo d’esperienza, eccomi scoprire queste piccole perle in quel territorio poco definito fra sviluppatori indie, distribuzione fai-da-te e tiri abbassati che qualche volta riescono a offrire qualcosa di decente. È questo il caso di Ancient Trader, gioco strategico a turni sviluppato da 4Kids per PC e XBLA in cui il giocatore è chiamato a impersonare un capitano di una nave con cui esplorare mari e territori sconosciuti, in un mondo raffigurato attraverso una mappa nautica del 1500.

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Io sono Pelé

JackNapier, Lunedì 22 Novembre 2010 @ 11:26

Eccerto che New Vegas è un “More of the Same”. C’è da stupirsi? Mica è “same” e basta? - Si, ok, ma quanto c’è di “more” e quanto di “same”?

La cornice è “same-same”: combattimento, SPAV, modding armi, SPECIAL, personalizzazione PG, sistema di Perk. Collaudato, rodato, efficace. Animazioni, espressioni, texture, effetto pop-up, eredità di Fallout 3, con i pregi e le brutture del caso.

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Evviva la f1- appuntamento con la stronza.

Esulo, Lunedì 11 Ottobre 2010 @ 09:57

Prendo la curva troppo forte ma non devo staccare il piede dall’acceleratore, mancano pochi secondi al termine della sessione e almeno 300 metri al traguardo. Ho un unico tentativo dopo i mille disastri che ho combinato in quest’ultima ora.
La pioggia, l’illuminazione notturna troppo inusuale ed un tracciato che pare ricavato dai corridoi di un manicomio criminale rendono la pista un disastro, in uscita dal curvone che immette sul traguardo, sbando ma riesco a controllare la macchina, ci sono ancora 50 metri… 10… altri 3 metri, ecco, si inizia.

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Qualcuno, da qualche parte, d’estate. Videorece AM di Just Cause 2

aries, Lunedì 12 Aprile 2010 @ 09:32


Zeus, numerati le ossa perché vengo a mischiartele!

Esulo, Mercoledì 7 Aprile 2010 @ 09:45

Forse siete già andati in basso a leggervi il voto, o forse no e credete di trovarvi di fronte all’ennessima recensione che coralmente premia l’ultima fatica dei Santa Monica Studios. Nel primo e nel secondo caso ecco che vi si da subito l’epilogo: no, God of War 3 non è il capolavoro che sembrava, non è uno dei migliori giochi dell’anno e non è neanche lontanamente uno dei migliori giochi della generazione. E questo lo dico non perché qui si è boxari, ma perché alla fine dell’avventura ti vien da dire: “Ok, ma dov’è il bello?”.

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Introducing Thriller Hero

JackNapier, Giovedì 18 Marzo 2010 @ 15:18

Quando ho chiesto di poter recensire Heavy Rain per Ai Margini, non avevo la più pallida idea di cosa mi sarei trovato a scrivere di questa esclusiva Playstation 3 tanto chiacchierata.
A dire il vero, sono tuttora indeciso, penna alla mano, su come giudicare l’ultima fatica di Quantic Dream, studio francese celebre per lo sviluppo di giochi che tendono a spaccare l’opinione pubblica. È consuetudine di David Cage, CEO e mente creativa del team, attentare allo status quo dei generi videoludici con progetti visionari: lo ha fatto con Omikron, lo ha fatto con Fahrenheit, ed è tornato a farlo con Heavy Rain. Un adventure? Un laser game? Un film? Inquadrare la sua natura è stato tutt’altro che facile: il gioco sembra prendere in prestito tanti elementi da altrettante categorie, condensandoli tutti in una veste che rimanda ai film interattivi in voga un paio di decenni fa. Io la mia scelta l’ho fatta: Heavy Rain è stato pubblicato sul mercato videoludico, da un team di sviluppatori di videogiochi, il prezzo è quello di un videogioco (il solito salasso), sarà quindi considerato come un videogioco e come tale verrà di seguito giudicato.

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Spazio, ultima frontiera.

Redazione, Lunedì 15 Febbraio 2010 @ 12:34

Mass Effect 2 non c’entra quasi nulla con il primo. La fratellanza interstellare passa in secondo piano. L’umanità ha portato il caos nel cosmo. I rapporti ora si basano su contratti. Su impegni da sbrigare anche se non se ne ha voglia. Perché l’universo è ancora in pericolo e non importa che tu sia capitalista o comunista. Qualcosa da proteggere ce l’hai comunque. Fosse anche la pellaccia. E qua qualche dubbio ce lo poniamo. Perché l’inizio è frettoloso. Non indaga. Non si questiona sull’etica. Forse ci sarà tempo dopo. Ma la splendida introduzione è solo visuale e davvero poco concettuale.

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Della muffa e del GDR incancrenito, nell’Era del Drago

JackNapier, Giovedì 21 Gennaio 2010 @ 13:32

Le origini di Dragon Age:
C’era un tempo, circa due generazioni fa, in cui quel continente detto “dei Giochi Di Ruolo elettronici”, che si estende a largo delle coste del gameplay, ancora era selvaggio e quasi del tutto inesplorato. In quel torno di tempo, uniti sotto un unico vessillo, progettavano e modellavano idee un gruppo di creativi quanto coraggiosi programmatori, assurti, dopo aver plasmato e definito i connotati di un intero genere, al ruolo di divinità.

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In other words, hold my hand. In other words, darling, kiss me!

LPf, Mercoledì 13 Gennaio 2010 @ 17:00

Bayonetta è più del mio personalissimo, semplicistico Game Of The Year, Bayonetta è il gioco-evento, un concetto le cui tracce si perdono negli abissi della memoria; è il classico inatteso che sbuca col piede a martello dal guazzabuglio cinese, stendendo un intero genere, disintegrando e ricostruendone le basi - senza scordarsi per un solo istante di riderci su…

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Tour guidato di Pandora

Peppebar, Giovedì 7 Gennaio 2010 @ 15:01

È possibile, a 2009 inoltrato, essere presi totalmente alla sprovvista da un gioco? Averne letto qualcosa, averne visto il logo e qualche immagine senza provare il minimo interesse, per poi essere travolti dal divertimento una volta provato?
Sicuramente sì, è esattamente quello che è successo a me con Borderlands. L’avevo snobbato al momento dell’uscita senza prenderlo in considerazione, senza aver neanche un’idea precisa di cosa il gioco proponesse. Dalle immagini sembrava solo l’ennesimo sparatutto dall’ambientazione post-nucleare ed una grafica cartoonesca per ergersi dalla massa. No, grazie.

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Sotto il mantello del più grande detective del mondo

Peppebar, Lunedì 26 Ottobre 2009 @ 11:37

Il più grande detective del mondo è ovviamente lui, Batman, o semplicemente “detective” come lo chiama uno dei suoi più acerrimi nemici.
Un gioco sui supereroi è sempre un’incognita per un amante di questo fantastico mondo, non si sa mai se l’amore per il personaggio e il suo universo offuscherà la nostra capacità di giudizio, e ritrovare nel gioco figure conosciute e amate o odiate può emozionare al punto di farci tollerare lacune evidenti nel sistema di gioco.
Per fortuna questo non è il caso di Batman: Arkham Asylum. Il gioco è un’avventura abbastanza classica con fasi di combattimento, fasi stealth e di risoluzione di enigmi, ma tutto è curato nei minimi particolari.

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