Sotto il mantello del più grande detective del mondo - { Delibere }
Peppebar, Lunedì 26 Ottobre 2009 @ 11:37

Il più grande detective del mondo è ovviamente lui, Batman, o semplicemente “detective” come lo chiama uno dei suoi più acerrimi nemici.
Un gioco sui supereroi è sempre un’incognita per un amante di questo fantastico mondo, non si sa mai se l’amore per il personaggio e il suo universo offuscherà la nostra capacità di giudizio, e ritrovare nel gioco figure conosciute e amate o odiate può emozionare al punto di farci tollerare lacune evidenti nel sistema di gioco.
Per fortuna questo non è il caso di Batman: Arkham Asylum. Il gioco è un’avventura abbastanza classica con fasi di combattimento, fasi stealth e di risoluzione di enigmi, ma tutto è curato nei minimi particolari.


Il gioco si apre con l’ennesimo ritorno del Joker ad Arkham, manicomio criminale dove sono rinchiusi gli psicopatici più pericolosi del mondo DC. Questa scena, come tutte le altre, è fatta con lo stesso motore del gioco e permette di assaggiare subito la sontuosità grafica e la versatilità del sempreverde Unreal Engine.
Il gioco è molto bello da vedere, sia che riproduca le celle di detenzione con i loro neon intermittenti, che i personaggi con i quali dovremo venire alle mani, come i muscolosi galeotti o figure più esili come lo Spaventapasseri o lo stesso Joker, la cui fuga coinciderà con l’aprirsi dell’avventura.
Dovremo inseguirlo attraverso le varie sezioni del manicomio di Arkham, aiutati nell’impresa da Oracolo, che ci darà continui aggiornamenti sui movimenti del Joker e dei suoi alleati. La maggior parte delle locazioni ci sarà preclusa all’inizio, ma frequenti visite alla Batcaverna permetteranno di ottenere nuovi gadget con i quali proseguire l’avventura oppure tornare sui propri passi per visitare zone prima inaccessibili.

Tutti i personaggi che popolano l’universo del crociato incappucciato sono riprodotti splendidamente. La parte del leone spetta ovviamente al Joker, essendo da sempre uno dei personaggi più carismatici del mondo dei fumetti, che ci accompagnerà con la sua voce gracchiante e con le sue battute per tutta la durata dell’avventura, deridendoci a modo suo durante i nostri fallimenti. Nonostante rivestano un ruolo molto marginale, anche gli altri non sono da meno: riconosceremo subito la personalità e il modo di fare dell’uno o dell’altro, a prescindere dal loro aspetto grafico.
Questi andranno prima o poi  tutti affrontati, ma lo scontro non si risolverà sempre in un combattimento fisico. Talvolta dovremo sfruttare le nostre abilità di detective, oppure viaggiare nel nostro inconscio per affrontare e sconfiggere antiche paure, parte questa particolarmente riuscita.
Gli indovinelli dell’Enigmista rappresentano un gioco nel gioco. Pur non essendo fisicamente presente nell’avventura, egli ha tappezzato Arkham di oggetti nascosti da trovare, sotto forma di punti interrogativi, e di indovinelli da risolvere. Inoltre fornisce alcuni indizi per trovare dei punti interrogativi nascosti, visibili solo in modalità Detective, un visore particolare a disposizione di Batman a cui spesso si dovrà fare ricorso durante l’avventura principale.
Non necessari ai fini della soluzione del gioco, gli Indovinelli rappresentano però un piacevole diversivo, e gli sviluppatori ci consentono, una volta terminato il gioco, di continuare ad aggirarci per una Arkham completamente priva di nemici per poter scovare e risolvere gli indovinelli ancora da risolvere.

Un discorso a parte merita il sistema di combattimento, vera anima del gioco. Apparentemente molto semplice (ogni pulsante del pad rappresenta una mossa: pugni, salti, lancio di batarang ecc…), ad un esame più accurato rivela una sorprendente profondità. Otterremo dei bonus particolari se riusciremo a non farci colpire e ad usare la maggior parte delle mosse a disposizione di Batman, oltre a finire un nemico a terra con un colpo da KO, che ci assicurerà un moltiplicatore speciale, ma che ci esporrà anche al rischio di essere colpiti alle spalle. In seguito dovremo fronteggiare nemici più agguerriti, armati di manganelli elettrici o di coltelli, che necessiteranno di un approcci particolari, quali colpi alle spalle o con il mantello sul pugno per protezione. Con un po’ di pratica è possibile far volteggiare Batman da un nemico all’altro senza mai subire un colpo, veloce ed invisibile, come danzasse, fin quando si ergerà trionfante su un cumulo di corpi privi di conoscenza. Il combattimento è senza dubbio la parte migliore del gioco, al punto che i programmatori gli hanno dedicato una sezione a parte, le Sfide, una serie di arene a difficoltà crescente in cui mettere alla prova le proprie abilità.

Batman: Arkham Asylum è uno dei giochi migliori dell’anno, oltre che il tie-in meglio riuscito sull’uomo pipistrello. La lunghezza non eccessiva dell’avventura principale viene compensata dalla voglia di risolvere tutti gli indovinelli dell’Enigmista e dall’eccellente modalità Sfide di Combattimento, sulla quale è necessario spendere molto tempo in caso si vogliano migliorare i propri punteggi.
Non temano i fan del più grande detective del mondo, Batman è riprodotto fedelmente, con le sue eccezionali doti atletiche ed investigative, ma anche con le paure e i dubbi che lo rendono uno dei personaggi più affascinanti del mondo dei comics.


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