Archivio della categoria ‘Curia’



Un ritorno fuori orario. Ammy recensisce MGS: Philanthropy.

Ammy, Giovedì 1 Ottobre 2009 @ 00:31

Spoiler Free.

NdAries: Potete trovare Metal Gear Solid: Philanthropy, liberamente scaricabile in alta risoluzione e con sottotitoli in italiano, all’indirizzo www.mgs-philanthropy.net.
Metal Gear Solid: Philanthropy è un film no-profit realizzato da Hive Division e basato sui videogiochi di Hideo Kojima e Konami.

I ragazzi sono italiani, lo sforzo è titanico, e qua AM si apprezza chi ci mette la passione ; )


Harder, better, faster, stronger?

aries, Giovedì 13 Agosto 2009 @ 10:46

Ci si chiedeva dove fossero finiti. Dopo il supporto post-uscita riservato agli episodi portatili, ci si aspettava che su PS3 e con un gioco esclusivo per il PSN gli update fossero una delle priorità per Studio Liverpool, proprio per la semplicità di distribuzione e l’adeguatezza al target, per la possibilità di fare guadagni facili, per mantenere viva la comunità con iniezioni costanti di materiale nuovo, per sfruttare il vasto archivio di piste riciclabili dai vecchi episodi, finora mai teatro di gare multiplayer online. E invece lo studio Sony ha impiegato praticamente un anno per fare uscire il primo contenuto scaricabile per wipEout HD, una vera e propria espansione che al costo di 10 yuri lo trasforma in una specie di wipEout HD 1.5. O, più semplicemente, wipEout Fury.

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Primi passi su Hydaelyn: Guida prematura a Final Fantasy XIV

Redazione, Lunedì 10 Agosto 2009 @ 10:41

È stato senza dubbio alcuno uno degli annunci più caldi e inaspettati dello scorso E3. Al contrario di altre “sorprese”, rivelate con anticipo al pubblico dalle fonti più disparate, Final Fantasy XIV ha realmente colto impreparata la maggioranza dei giocatori, la cui attenzione verso il brand giapponese era già occupata da titoli quali il tredicesimo capitolo e il Versus. A stranire ancora di più la platea sono state le dichiarazioni l’uscita di questo nuovo mmorpg SquarEnix, seguito più o meno diretto di Final Fantasy XI, che lo vedrebbero sugli scaffali dei negozi di videogiochi di tutto il mondo entro la fine del 2010, una sorta di uscita-lampo considerando i tempi biblici che hanno sempre caratterizzato lo sviluppo della maggior parte dei titoli SE. Successive interviste e pubblicazioni online hanno aiutato a svelare qualche mistero e qualche caratteristica di questo nuovo gioco di ruolo online, oltre a confermare che il suo sviluppo è cominciato quattro anni fa, ragion per cui AiMargini vi propone questa guida al mondo, al background e al sistema di gioco di FFXIV.

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Ammy l’Androide recensisce Killzone 2

Ammy, Mercoledì 24 Giugno 2009 @ 10:08


La mia giovinezza in un sotterraneo

Peppebar, Lunedì 22 Giugno 2009 @ 12:19

Questa non è una retrorecensione o una spolverata sulle ragnatele di un gioco della preistoria videoludica.
È semplicemente un ringraziamento, un atto d’amore se preferite, di un uomo verso un gioco che lo ha legato indissolubilmente ad un genere, gli RPG su computer, che prima di esso non sapeva neanche esistessero e che dopo di esso non sarebbero più stati la stessa cosa.
Certo un giocatore che ha dedicato 200-300 ore della sua vita ad Oblivion sorriderebbe se si trovasse davanti Dungeon Master, salvo poi vedere trasformato in un’ espressione di sgomento il suo sorriso davanti ai diabolici enigmi che il gioco proponeva. È molta la gratitudine che ogni RPG su computer deve tributare al titolo degli FTL, forse anche qualcosa in più, visto che probabilmente senza Dungeon Master non si sarebbero raggiunti i picchi di perfezione e immedesimazione che abbiamo oggi.

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A Graphic Adventure Story

saarek, Lunedì 15 Giugno 2009 @ 11:10

Monkey Island 2 fu il primo gioco, nel ’91, a sfruttare l’innovativa tecnologia della scansione per i suoi fondali. Baciati dallo stile di Steve Purcell, i palcoscenici della seconda avventura di Guybrush Threepwood marcarono a fuoco l’era d’oro delle avventure grafiche e contribuirono nel conferire al simulatore di pirateria di Ron Gilbert il titolo di miglior gioco del genere per anni, alcuni sostengono per sempre. Concepite come teatri nei quali recitano degli attori e caratterizzate da un ritmo lento e meditativo, le avventure grafiche si prestano particolarmente al ruolo di vetrina contemplativa e, per chi apprezza queste caratteristiche, A Vampyre Story (AVS d’ora in poi) ha rappresentato un sogno proibito fin dal suo annuncio. Opera prima di quel Bill Tiller già responsabile della superba direzione artistica di Monkey Island 3, il gioco d’esordio di Autumn Moon Entertainment ha lasciato che gli avventurieri di tutto il mondo fantasticassero sulle immagini dei suoi fondali bidimensionali e disegnati a mano per anni.

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Quando le donne andavano in guerra

Peppebar, Sabato 13 Giugno 2009 @ 14:49

Questa è una storia di proiettili e granate, di bunker sporchi e umidi, di una lingua ruvida e spigolosa. “Alè”, penserete, “un altro gioco sulla 2a guerra mondiale. Yawn”.
E’ vero, nella nostra carriera di videogiocatori abbiamo ucciso talmente tanti soldati tedeschi che cominciano addirittura a starci un pò simpatici, facendoci talvolta dimenticare il ruolo di spietati carnefici che la storia ci ha insegnato hanno rivestito. Ma trattenete per un attimo gli sbadigli, in quanto Velvet Assassin possiede nella sua faretra un paio di frecce che potrebbero destare il vostro interesse.

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Sembra un angelo caduto dal cielo…

LPf, Mercoledì 10 Giugno 2009 @ 20:50

L’energia T scorre fluente nelle terre di Ancaria, la vita essa crea, ed accresce, ci circonda e ci lega,  illuminati noi siamo, non questa grafica grezza! Tu devi sentire l’energia intorno a te. Qui! Fra te, me, l’albero, il Grifo, la pietra, dovunque! Ora che mi viene in mente, ma non era un virus? Mica si arriverà lì!? O peggio ancora a Mr T… No, perché non ho davvero mai visto una narrazione del genere, un frastornante concerto di peti a strappo senza capo né coda che non si capisce davvero dove voglia andare a parare. E sopratutto perché. O per chi. O perché mai non avrebbe dovuto farlo vista la struttura del gioco apri-quest-random/chiudi-quest-random, quindi di cosa parliamo?

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Bio Gears of Tomb Raider 2

aries, Mercoledì 3 Giugno 2009 @ 15:21

Sony ad Uncharted ci tiene. Sarà perché è dei Naughty Dog, sarà perché ha venduto bene, sarà perché ha ricevuto consensi unanimi sui forum, specie per quanto riguarda il comparto tecnico, ma Sony ci tiene. Alla conferenza in occasione dell’E3 il seguito è stato una delle prime cose mostrate e la reazione è stata decisamente positiva. Ma qual era il limite di Uncharted? Un’avventura in bilico fra Tomb Raider e gli shooter in terza persona, alla Gears of War o Resident Evil, per quanto bella non può diventare un vero fenomeno di massa, qualcosa dalla portata simile ad un Halo, che coinvolga l’utenza a lungo termine e la leghi al brand. La direzione presa con questo seguito, quindi, è chiarissima: multiplayer sparacchino.

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The Curious Case of Mr Pop & Mr Cap

zappeo, Lunedì 11 Maggio 2009 @ 08:00

Chi si cela veramente dietro a Plants VS Zombies? Com’è nata Popcap? Anzi, cos’è Popcap? Meglio, CHI E’ Popcap? Chi se l’è mai cagata prima di Peggle, oltre a Mauz? Perchè vende così tanto sbattendosi così poco? Come fanno a darti quella sensazione tipo “questa roba se la potrebbe giocare anche mio cugino di 8 anni ma io la gioco in modo pro” con ogni loro titolo? Eccovi svelato il mistero buffo di una software house che ci sta riempiendo i pc di cose sbarluccicose e faccine sorridenti, coloro che hanno elevato il concetto di teletubbies a intelligente intrattenimento videoludico a basso costo.

Quella che state per leggere è la sbobinatura di una conversazione rubata ai due figli di Satana, il signor Pop e il signor Cap.

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I predatori dell’occasione perduta.

mauz, Martedì 28 Aprile 2009 @ 00:55

Uno dice Naughty Dog e già partiamo male. Tornano subito alla mente la piattezza mortale di Jak & Dexter (il primo, non sono andato oltre), la faccia di culo da toporagno cocainomane di Crash (sì lo so che era un Bandicoot, ma l’avete mai visto il bandicoot vero?), ai più vecchietti verrà pure in mente Way of the warrior.
Insomma partiamo male, appunto, ma questo Uncharted - Drake’s Fortune, dalla prima volta che lo presentarono -ovviamente in forma di target render- aveva un qualcosa che mi ha attirato. Forse il protagonista così chiaramente anonimo da risultare simpatico, spiccando addirittura per originalità in un contesto di mascotte kawaii e archetipi machisti (inoltre è il clone di Mike Delfino, un valore aggiunto per un casalinguista), o forse il fatto che di avventurone di questo genere (punto su cui torno fra poco, e che -in effetti- sarà il centro di questo breve riesame) ormai se ne vedono poche, escludendo la popputissima Lara, che sta vivendo -pare- una seconda giovinezza, ma ha anche abbondantemente rotto il cazzo.

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In principio fu la telecamera fissa.

mauz, Martedì 21 Aprile 2009 @ 01:01

Di poche cose una è chiara: non siamo sul pezzo. Non ci interessa, o non ne siamo in grado, oppure ce la tiriamo, poco cambia. Va benissimo così.
Resta il fatto che ci si ritrova -come me, in questo momento- nella difficile posizione di chi dice “ma che cazzo la scrivo a fare una recensione di Resident Evil 5 (da ora in poi Biohazard[1]) che se lo son già giocato tutti?“.
Il secondo passo a questo punto, dopo avere adeguatamente svuotato due sessantasei di birraccia cinese ed essersi letto questa recensione del romanzo di Baglioni, è: “sticazzi, peggio non posso fare, e poi chi se ne frega, mica siamo Igienne, abbiamo delle cose da dire qui, non ci limitiamo a descrivervi quello che potete vedere anche da voi“.
Errore mio. Ma siamo qui e andiamo avanti.

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