L’energia T scorre fluente nelle terre di Ancaria, la vita essa crea, ed accresce, ci circonda e ci lega, illuminati noi siamo, non questa grafica grezza! Tu devi sentire l’energia intorno a te. Qui! Fra te, me, l’albero, il Grifo, la pietra, dovunque! Ora che mi viene in mente, ma non era un virus? Mica si arriverà lì!? O peggio ancora a Mr T… No, perché non ho davvero mai visto una narrazione del genere, un frastornante concerto di peti a strappo senza capo né coda che non si capisce davvero dove voglia andare a parare. E sopratutto perché. O per chi. O perché mai non avrebbe dovuto farlo vista la struttura del gioco apri-quest-random/chiudi-quest-random, quindi di cosa parliamo?
Parliamo di Sacred 2: Fallen Angel (ovvero Sacrato 2: l’Angelo Caduto, così capite quant’è bello il titolo dell’articolo), un RPG - nella fattispecie il miglior RPG con piene funzionalità online disponibile su XB360 – con caratteristiche sulla carta a dir poco opulente nella loro larghezza, lunghezza, grassezza e pienezza, capaci di tradursi prontamente in una quantità di ore di giocato assolutamente inquantificabili - allorché amanti del genere & muniti di un pugno di amici con inclinazioni subculturali decisamente simili alle proprie.
Partendo à reculons (da Babel Fish e non scherzo) diciamo subito che la componente online non sia meramente accessoria quanto autentico cardine dell’esperienza; la sua (sorprendente) implementazione è in grado di farci saltare come grilli dalla modalità single player a quelle cooperative e PVP (real time mode change) previa la semplice pressione del tastone centrale del controller: invita nel gruppo, zac, e arrivo nella tua partita in sella al mio fido mastino infernale, cuffiamunito e incarognito. Posso stare con te, condividere esperienza, pareri, item, gioie e delusioni, oppure allontanarmi fino all’altro capo del mondo, quindi tornare (anche teletrasportandomi, semplicemente cliccando sull’icona che ti raffigura sulla gigamappa), e ripartire, aprendo e chiudendo quest. Con te o senza te. Il server nella tua console, il mondo nelle mie mani.
Ma avete capito? Una sorta di mondo se non persistente quantomeno insistente, plasmato sulla tua campagna, che diventa temporaneamente la nostra, per tornare la tua non appena me ne andrò/ce ne andremo. Il tetto massimo è di quattro utenti e ovviamente i nemici variano in base al variare del contesto, triplicando ad esempio se in quel momento siamo tre (anche il premio di quella quest verrà triplicato, quindi spartito da bravi fratelli), e così via. Il frame rate non risente di questo carico poligonale supplementare (anche perché non brilla mai di luce propria, nemmeno quando sei solo) e considerate che ogni utente può buttare a schermo anche 4 o 5 evocazioni permanenti… Talvolta si ha quasi la sensazione di prender parte, più che a una quest da completare, a vere e proprie spedizioni punitive. Non avremo comunque mai problemi di visuale o visibilità, essendo logicamente tutto orchestrato come se stessimo giocando una partita in single player.
La cam a volo d’uccello sulle prime può creare qualche imbarazzo, ma l’adorerete presto nei suoi retrosapori nostalgici, peraltro zoommando mette in evidenza anche particolari di tutto rispetto, le ambientazioni, poi, sono di una varietà annichilente, appieno uno dei maggiori pregi del titolo; un altro sta nel bilanciamento perfetto dell’intero baraccone composto da amici e nemici, cosa sulla quale gli sviluppatori son dovuti tornare più volte facendo subito disamorare la comunità dei piccisti - che cogliamo l’occasione per salutare e ringraziare ancora una volta per il sempre prezioso lavoro in fase di betatest. Stringendo il gioco è una specie d’incrocio fra un Diablo ipercollaudato e un World of Warcraft iperliofilizzato, del quale riprende anche qualche colore; la meccanica è la solita trappola assassina che ti prende e non ti molla, la tela dalla quale, vecchie moschine, non riuscirete a togliere le gambe per mesi e mesi. Ha la fantastica capacità di stupire proponendo sempre qualcosa di nuovo, fra boss gigalitici e dungeon infiniti, alla ricerca perpetua e disperata di un elmo meno ridicolo, una spallina da incantare, una spada da affilare, di una vita, insomma, migliore di quella che c’è di qua dalla TV. Non mi dilungo su rune, magie, item, classi, cavalcature, divinità e quant’altro, scoprirete tutto da soli, non senza qualche grattacapo essendo il gioco quasi completamente sprovvisto d’istruzioni - e il manuale è pure peggio.
Per ultimo lascio il comparto visivo, in quanto realmente la componente meno importante. Adoro il tiro fantasy pasticcioso, così come l’intera gamma delle texture, quel mare troppo bello, la varietà di item & bestiario e quei bellissimi background dai colori sparati, uno più adorabile dell’altro nella loro straordinaria diversificazione. Senza entrare in futili diatribe sullo stile, è palese che Sacred 2 ne abbia uno tutto suo, capace di dare un taglio decisamente originale al classico fantasy medievaleggiante, senza sfociare nel tetro e nel ritrito. Una cosa però l’avrei gradita caldamente ovvero che si fosse rinunciato, in alcune zone, a qualche dettaglio futile o qualche capricciosa animazione del background, affinché l’azione si svolgesse con un aggiornamento più convincente dello schermo. Niente di preoccupante o che non si possa risolvere con una seconda patch, ma alcune zone sono palesemente ipercariche e nessuno ne sentiva il bisogno. Ottimi invece i caricamenti, perché non ci sono, anche se io ho installato il tutto su hard disk - cosa che vi consiglio caldamente di fare, viste le ore che ci resterete imbrigliati. Sconsiglio invece la Collector’s Edition fosse solo perché la statua che c’è dentro è grossomodo come la sorpresa dell’ovino Kinder, sia per qualità che per dimensioni.
In poche parole il solito hack’n’slash polacco da 2 lire con frame rate ridicolo, meccaniche ripetitive e la caratterizzazione inevitabilmente “con un tiro tutto suo” e “peculiare” (espressioni che mi aspetto di vedere utilizzate anche per… boh, volevo fare una battuta tirando in ballo qualcosa di improponibile, ma mi rendo conto che da uno che le ha usate per Two Worlds anche la merda più improponibile diventa un’ipotesi plausibile).
9, ovviamente. A tutti i lettori: nel momento in cui cercate un paragone tra le nostre recensioni, considerate come moltiplicati per 2 i miei voti (o divisi della stessa cifra i suoi).
Qua c’è da mettere seriamente in discussione la capacità d’intendere e volere dello spettinato.
Qualcuno gli spiega come funziona qua?
Non è il giudizio di AM, ma il mio, e i giochi li giudico per quanto li gioco e quel che mi danno in quell’arco di tempo. Il tuo GOTY col cielo bellino dopo 40 minuti volava dalla finestra, e gli ultimi 10 avevo pure stretto i denti… Davanti a sta polaccata, ieri sera, deliravo col team disperso, erano le 3:30 e non riuscivo più a leggere le scritte nonostante le dimensioni dello schermo e la seduta ravvicinata - staccando con un milione di cose lasciate a metà che se non svenivo avrei avuto problemi anche a prender sonno… Bisogna vedere di cosa una persona ha bisogno. Io giudico solo in base ai miei, ma non farmelo ridire tutte le volte che è così che deve funzionare
Sì, che stessi delirando l’avevo intuito.
Tu giudica in base ai tuoi ma se mi fanno cagare lasciamelo dire
Perdonatelo perché non sa quello che fa.
Ah, per carità… Cmq la tua ossessione per gli scarabocchi è al limite del tollerabile, mi hai sciupato anche il titolo mettendoci un’immagine che ti piaceva di più - quando con quel titolo ci volevo, ovviamente, un figone e non un cavaliere, che sembrerà a te un angelo caduto dal cielo.
Non è un’immagine che mi piace di più - come potrebbe? - è solo una immagine che segue le linee guida per le immagini da mettere in home che tu continui ad ignorare ad ogni articolo
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