Chi si cela veramente dietro a Plants VS Zombies? Com’è nata Popcap? Anzi, cos’è Popcap? Meglio, CHI E’ Popcap? Chi se l’è mai cagata prima di Peggle, oltre a Mauz? Perchè vende così tanto sbattendosi così poco? Come fanno a darti quella sensazione tipo “questa roba se la potrebbe giocare anche mio cugino di 8 anni ma io la gioco in modo pro” con ogni loro titolo? Eccovi svelato il mistero buffo di una software house che ci sta riempiendo i pc di cose sbarluccicose e faccine sorridenti, coloro che hanno elevato il concetto di teletubbies a intelligente intrattenimento videoludico a basso costo.
Quella che state per leggere è la sbobinatura di una conversazione rubata ai due figli di Satana, il signor Pop e il signor Cap.
Il signor Pop entra nel locale. Il locale è incorniciato da tope diciannovenni che spremono agrumi a ciclo continuo. Il signor Cap è seduto al bancone che beve uno screwdriver. Tutti, nel locale, stanno bevendo screwdriver.
POP: Scusa, Cap.
CAP: Di cosa, Pop?
P: Ti ho appena sboccato sulla scarpa. Com’è andata la festa dell’olocausto delle marmotte ieri sera?
C: Tutto a posto, ho campionato abbastanza suoni per un’altra quindicina di titoli. Tu, piuttosto, dove cazzo sei finito? Ieri dopo la Danza del Koala Impalato non ti ho più visto…
P: Lo so, scusa, avrei dovuto almeno avvisarti, ma non ho avuto tempo.
C: Tempo? Avvisarmi di cosa?
P: Ho avuto un’illuminazione, ho un nuovo titolo in mente. Roba grossa. Ci faremo un monte di soldi.
C (rivolto verso il bancone): Cameriera! Uno screwdriver per il mio amico! E fanne anche un altro per me!
Una delle tope diciannovenni si versa in bocca il contenuto del suo spremiagrumi insieme a tre dita di vodka, recita l’Ave Maria al contrario con i gargarismi e versa tutto in un bicchiere colmo di ghiaccio.
C: Un nuovo titolo eh? Ne avremmo bisogno, sabato scorso al rodeo dei pinguini ho scommesso due delle mie Ferrari e le ho perse dopo pochi minuti, me ne restano un’altra mezza dozzina e non so quanto possano durarmi.
P: Con questo titolo potrai costruirti un autodromo in giardino. Vedrai.
C: Adesso però basta con le stronzate, smettila di fare il misterioso: spara l’idea.
P: Per comprenderla devi capire il ragionamento che ho fatto: cosa tira adesso nel mondo del gaming? Cosa deve avere un gioco per essere considerato interessante anche se in realtà è una merda?
C: Le isole tropicali?
P: Oltre a quello.
C: L’Unreal Engine?
P: … oltre a quello. E oltre all’essere un FPS, prima che tu dica anche quello.
C: Mi arrendo, non so rispondere.
P: Tutte quelle minorenni vietnamite devono averti dato alla testa: gli zombie, no?
C: Gli zombie? Ma …
P: So cosa stai per dire: non possiamo fare un gioco dove si spappolano teste senza smettere di seguire la nostra mission di trasformare il pc gaming in una succursale dei giochini per bambini ritardati che escono su Nintendo DS.
C: .. infatti. Ricordi? Abbiamo giurato sulla tomba di Stalin.
P: Lo so benissimo. Ed è qui che ho avuto l’illuminazione. Bisogna rendere l’atto di staccare la testa di uno zombie una cosa che non dia fastidio al moige. E per farlo abbiamo bisogno di qualcosa di simbolico, di qualcosa di inattaccabile, qualcosa che nessuno si sognerebbe di criticare.
C: Il sesso anale?
P: Una pianta. Faremo combattere le piante contro gli zombie. Tutti amano le piante, saresti uno stronzo a dire che odi le piante, neanche Obama ne uscirebbe indenne se dicesse “le piante mi fanno cagare!”.
C: Scusa se ti interrompo, ma quest’idea mi sembra addirittura troppo stupida persino per gente come noi. Voglio dire, io una volta ho dato fuoco a casa mia perchè mi avevi fatto credere che era l’unico modo per rimuovere la polvere dagli spazi più stretti, ma non mi metterei mai a progettare un gioco in cui un mucchio di piante sgambettano in giro sparando fucilate agli zombie.
P: Ed è proprio per questo che le piante resteranno ferme. Il gioco sarà un tower defence.
C: Un tower def… CAMERIERA! UN ALTRO SCREWDRIVER PER IL MIO AMICO!
Sei un genio. Sei un fottuto genio. Il tutto comincia a delinearsi nella mia mente. E’ tutto chiaro, è perfetto.
Le cameriere e gli avventori del locale smettono di parlare e si girano. All’unisono fanno tutti quanti il verso di una giraffa che muore. Poi ritornano ai loro screwdriver. Il signor Pop e il signor Cap schiacciano la testa di uno scoiattolo con il fondo del bicchiere. Finito il rito di festeggiamento del compleanno della dea Kalì, le tope diciannovenni ritornano a spremere agrumi.
P: Senti, il concetto è semplice: un giardino. Gli zombie arrivano da destra, tu pianti le piante a sinistra. Le piante sparano agli zombie che avanzano lentamente. Facciamo un tot di piante con poteri diversi, idem con gli zombie. Alcune piante fanno guadagnare i punti necessari per piantare le altre piante, e così via. Il resto viene da solo, ci mettiamo due minuti a programmarlo.
C: E’ una cosa dal potenziale illimitato! Potremmo, potremmo … non lo so, potremmo rendere il tutto ancora più stupido aggiungendo dei minigiochi sbloccabili assolutamente fine a sè stessi!
P: Perchè no? Abbiamo aggiunto Peggle a World of Warcraft, che è un po’ come andare a casa di Obama e pulirsi il culo con il suo asciugamano, ormai possiamo permetterci tutto e nessuno oserà dirci qualcosa! Anzi, ti dirò di più: la maggior parte dei minigiochi li faremo sbloccare solo finendo il gioco, e li faremo talmente assurdi che la gente ci si lobotomizzerà per ore!
C: Sono ingrifato. Davvero. E’ praticamente un gioco che si inventa da solo. Ho fatto più fatica a decidere quale corsetto di pizzo indossare per la festa di laurea di mio figlio.
P: L’igiene è importante. Guarda qui, ho fatto qualche schizzo.
C: Sì ho visto, ora la mia maglietta è molto più stilosa.
P: Non quegli schizzi. Intendo questi disegni di come risulterà il gioco.
C: Mi ricorda un po’ Zombie Ate My Neighbours. Anzi, direi che a livello grafico è un rippone da paura. E’ incredibile come ogni cosa che facciamo puzzi di già vista, e nonostante quello continuano a dirci che siamo originalissimi in tutto. La gente è adorabile.
P: E soprattutto paga.
C: Un’altra cosa che forse capita a fagiolo: l’altro giorno Michael mi ha rotto le palle per più di un’ora perchè il suo conto in banca ha uno zero in meno. Ora il totale riesce a starci giusto in un monitor da 60 pollici. Volevo dargli qualche spicciolo ma sai com’è fatto, accetta solo bambini. Visto che parliamo di zombie, potremmo fargli un tributo e pagargli qualche diritto di immagine.
P: Mi sembra giusto, d’altronde lui c’è sempre stato nel momento del bisogno.
C: Allora è deciso. Tornando al gioco, bisogna aumentare le strizzatine d’occhio ai nerd, altrimenti non possiamo dare al tutto una parvenza di intelligenza.
P: Ho pensato anche a questo: possiamo raffigurare le piante da mettere nel giardino come carte da gioco. E pensavo di inserire un personaggio buffo che ti vende nuove piante e oggetti, così la gente si farà anche paranoie sul come spendere i soldi guadagnati nel corso del gioco.
C: Non dire altro, è già un best seller. Vieni qui.
Le cameriere fanno una pausa per vomitare un po’ di sangue. Il signor Pop e il signor Cap limonano. Gli avventori applaudono.
Ma come chi li conosce?! Il primo Live Arcade di tutti è stato il leggendario uka chaka Zuma
Poi non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che la scritta compaia anche in Marble Blast Ultra, ancora oggi il miglior XBLA disponibile, dopo controllo (anche se il gioco viene attribuito a Garage Games)…
Applausi anche solo per lo screwdriver