Archivio della categoria ‘Curia’



Quando il cinese farma a ritmo.

Esulo, Lunedì 2 Maggio 2011 @ 11:22

Una delle cose che mi fa più impazzire al mondo è quando qualcuno, parlandomi, associa le mie passioni e ne formula una teoria. Estate 2008, qualche mese dopo l’uscita del primo capitolo della saga Patapon. Sdraiato sul divanetto della casa in cui alloggiavamo con qualche amico, accendo la PSP di uno di loro, che pronto interviene: “Oh Tia, devi assolutamente provare ’sto gioco, a te che fai grafica di sicuro piace!”? Tra gli amici io sono quello che fa grafica, e di conseguenza vengo associato a tutto quello che, nei luoghi comuni, è creativo, originale e graficamente appagante.

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Sotto un cielo d’acciaio (e spoiler).

JackNapier, Mercoledì 20 Aprile 2011 @ 14:13

Di nuovo adventure e di nuovo un’esperienza singolare che mi ritrovo a descrivere. Benché la storiografia videoludica ce la metta tutta a convincerci del contrario, le avventure grafiche non sono tutte Monkey Island, Indiana Jones, Grim Fandango e cloni. Si tende spesso a tralasciare opere più coraggiose e raffinate sul lato estetico e/o narrativo e/o ludico. Ho scritto apposta di The Dig come di un episodio dall’enorme fascino, eppure tra i meno considerati nel catalogo LucasArts. Oggi è il turno di Beneath a Steel Sky, punta e clicca di Revolution, la stessa software house che avrebbe poi sviluppato la serie famosissima di Broken Sword.

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L’Angolo del Cestone: Darksiders

Esulo, Giovedì 14 Aprile 2011 @ 16:01

“THQ” e “bei giochi” non vanno a braccetto molto volentieri, e di solito la qualità dei loro progetti oscilla tra relazione complicata e vedovo, se vogliamo utilizzare una metafora facebookistica. In offerta, dopo l’incoraggiante prova di Metro2033, mi è capitato questo Darksiders che, al tempo dell’uscita, avevo addocchiato grazie a varie fonti che me lo segnalavano come bellino, senza un vero e proprio hype: mi ricordo qualche video e varie interviste, ma il chiacchiericcio sui forum era moderato. I Vigil Games, sviluppatori del gioco, hanno dalla loro un ex artista Marvel (Joe Madureira) che sicuramente avrà aizzato qualche cuore nerd, ma in generale è stato un titolo dalla gestazione di medio-basso profilo.

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L’Angolo del Cestone: Metro 2033

Esulo, Mercoledì 16 Marzo 2011 @ 15:42

Dopo aver stuzzicato molti palati fini, lasciandone fin troppi indifferenti (viste le vendite scarsine, ma che comunque non hanno pregiudicato il seguito, presente all’E3 di quest’anno), è arrivato il momento anche per il Sottoscritto, a un anno esatto dall’uscita nei negozi, di gustarsi questa piccola gemma grezza sviluppata da 4AGames, (gruppo di dev ucraini, che hanno lavorato a Stalker prima di creare questa nuova sh), e basata sul bellissimo romanzo omonimo di Dmitry Glukhovsky.

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The Dig

JackNapier, Mercoledì 9 Marzo 2011 @ 11:30

“Houston, abbiamo un MacGuffin”. Attila è un corpo celeste che ha deciso di spiaggiarsi sulla Terra. Urge convincerlo a rituffarsi nell’universo, con l’aiuto di due testate nucleari. La NASA elabora un piano di massima emergenza e forma un team speciale per l’occasione: il comandante Boston Low, militare esperto di sopravvivenza in situazioni critiche, responsabile della sicurezza della squadra; il Dr. Ludger Brink, geologo e archeologo, già leader della prima spedizione scientifica sulla superficie venusiana; Maggie Robbins, reporter di fama mondiale, linguista esperta, sostenitrice agguerrita della libera informazione.

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L’Angolo del Cestone: Dante’s Inferno

Esulo, Mercoledì 2 Marzo 2011 @ 13:09

Nel periodo dell’annuncio di Dante’s Inferno EA poteva dirsi alquanto contrariata: buoni Progetti come Dead Space e Mirror’s Edge venivano elogiati dalla critica (il secondo solo da me NdAries) ma scarsamente ricambiati dal pubblico, con vendite insufficienti e tonnellate d’invenduto. Con quale spirito accogliere quindi questo action, sviluppato proprio dai creatori di DS, l’ex studio interno EA Redwood, con un background… beh, così particolare? Successo, merdina o merdone?
La risposta, dopo la debacle commerciale e relativo cestonaggio selvaggio (il titolo è risultato primo nella classifica dei giochi piratati) è un mix di tutte e tre, con un forte retrogusto di ciabatta.

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Spazio morto due.

Esulo, Lunedì 21 Febbraio 2011 @ 11:23

Nello spazio urlano in troppi.
Siamo nel 1998 e sono solo. Un umano gettato in una bara formato nave spaziale, tre poteri, due abilità, un’arma, zero proiettili. Mutanti, robot dai passi così pesanti che rimbombano nell’illusorio deserto della Von Braun ed ho davvero paura. Allucinazioni, voci, audiolog che raccontano il dramma di un’epidemia di origine quasi demoniaca. Siamo nel 2008, dieci anni dopo, la nave non è più la Von Braun ma la Ishimura, non è più una nave da crociera spaziale ma un mezzo minerario ed io, nonostante sia più in forma, più forte, più protetto, sono sempre solo, tre armi, due poteri, la volontà di voler sopravvivere e sempre, come dieci anni fa, senza proiettili. Robaccia demoniaca, mostri mutanti, niente robot, stavolta non servono, c’è già abbastanza roba agghiacciante e deforme che tenta di uccidermi ogni tre passi. Sopravvivo ancora, stanco, spaventato, pazzo, se prima era System Shock 2 ora è Dead Space, ne avrò avuto abbastanza?

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L’Angolo del Cestone: H.A.W.X. 2

Esulo, Lunedì 14 Febbraio 2011 @ 12:28

Inauguriamo l’ennesima nuova rubrica, dedicata ai giochi da recuperare a prezzo budget, usati, platinum, in edicola o sulle isole della Manica, a cura del playboy palestrato e glitteroso meno credibile del Granducato (di cui sconsigliamo a tutti la bacheca facebook in periodo pre-S.Valentino).
Dopo l’esordio dello scorso anno, un po’ in sordina e con l’alone pestifero di Ubisoft come etichetta, questo nuovo HAWX si inserisce nella “flap war” di fantozziana memoria come via di mezzo tra il rigoroso e russo IL2-Sturmovik e il più fantasioso e giappo Ace Combat 6: Ace of Liberty.

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AM Awards 2010 parte 8: JackNapier, aries & pavel.

Redazione, Venerdì 14 Gennaio 2011 @ 16:15

Ultimo appuntamento con gli award 2010 di AiMargini, questa volta combo fra tre ex-giocatori per chiudere in bellezza e assenza di ghemplé.

JackNapier
Un anno così esaltante che faccio fatica a tenere a mente tutti i giochi. [/sarcasm] No, scherzo: il solito schifo, e sebbene sia vero che non riesca a ricordare a cosa abbia giocato, il motivo va cercato piuttosto nell’insulsaggine media dei titoli.

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AM Awards 2010 parte 7: ginko

ginko, Mercoledì 12 Gennaio 2011 @ 11:08

Continua la week awards, oggi tocca alla versione impresentabile del ginko. Ci piace così, un fiume in funari e senza morbide introduzioni. Buona fortuna!

Best amico dell’uomo
La piattaforma dell’anno è il PC. Salgono i numeri. Di venduto e pirateria. Anche il mio vicino ha l’account Steam e GOG. E con l’ondata di ritorno dell’indie gaming il gaming PC acquista ancora più senso per consacrarsi negli sconti di fine anno che sono un delirio in cui nemmeno la pirateria, grande mostro babau del computer, ha un angoletto. Vendi 3 giochi che non avresti mai venduto e recuperi sul quarto sparato a 30 dollari ripuliti da pubblicità, spedizioni, packaging e via dicendo.

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AM Awards 2010 parte 6: mauZ

mauz, Martedì 11 Gennaio 2011 @ 12:16

Cosa è rimasto, di questo 2010?
Alla fine ho giocato poco e male: complice anche l’aggravarsi degli episodi narcolettici e/o convulsivi durante le sessioni di gioco in solitaria, non ho (quasi) toccato nessuno dei titoli privi di una qualsivoglia componente online, evitiamo allora l’elencone categorico del meglio di, e ripercorrerò semplicemente l’ordine temporale dei miei acquisti, soddisfacenti o deludenti che siano stati, ché magari mi darà anche un’idea di che giocatore sono, ormai.

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AM Awards 2010 parte 5: Shinichi

shinichi, Lunedì 10 Gennaio 2011 @ 16:33

Anni di magra per i viggì, la funari incombe, i cambiamenti nella vita son molteplici, anche belli, e le consoline, compagne di tanti bei momenti, sempre più aimargini. Io e Nintendo ci siamo mollati da quel dì, Masasa spara seguiti su seguiti, tutti uguali, tediosi solo a sentirli nominare. Sony non pervenuta. La gente balletta e scotenna i maroni davanti a quei plasmoni con tre poligonetti super deformed esagitati su schermo. Niente. È finita. Gli unici brividi di gameplay permangono grazie alla perfezione di un certo tipo di retrogame (MK 64 su tutti), scaramucce online d’altri tempi (Halo su tutti) e geniali indie game catapultati su Live Arcade e non. L’unico rammarico è aver perso quella bella sensazione di attesa per un must buy, le giocate in mansarda che avevano tutto un altro tiro, e il non poter dare alle nuove sciagurate generazioni l’apporto che meriterebbero in questo campo. Non considerarle, via. È tutto passato giustamente, ormai siamo ex giocatori – almeno io – a tutti gli effetti, ma è giusto così, senza rimpianti. Chissà, magari in vecchiaia ci sarà un riavvicinamento totale e avrò bisogno di un qualche ragguaglio dalle nuove leve. Bene, ho giocato pochino, quindi categorie improvvisate. Vai.

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