Era tanto che volevo preparare uno specialino seriale come questo, quale miglior occasione dell’upgrade di memoria al mio fido supercomputer Euclide? Quindi eccoci qui, con il primo appuntamento dedicato ai “pionieri del suono distorto”, il titolo è liberamente tratto da un pezzo di Caspar Pound, senz’altro uno dei migliori esponenti del genere. Si parla nello specifico del periodo techno-house-rave esploso nei primi anni 90, un periodo pregno di importanza, dove musica, libertà, trasgressione e sregolatezza andavano di pari passo…
L’idea di base, in tutta onestà, è vecchia come il mondo ma non è mai stata sviluppata o approfondita nei giusti tempi e modi, tranne che da un fugace Toriyama in un numero del Dr Slump & Arale, dal Coimbra nel suo quotidianissimo vissuto reale, e dall’ambizioso progetto di Balengo Software Creations che voleva trasformare quel vissuto in uno shooter sulla falsariga di Parodius… Ci stavo aprendo un topico sul forum ma dobbiamo prendere l’abitudine di sbatterli qua, altrimenti che gusto c’è?
Gli autori sono i medesimi di Dharma & Greg, cresciuto tanto specialmente nell’ultima serie ma mai straripantissimo, e dal già migliore Due Uomini e Mezzo che la magnificienza onestamente l’ha toccata in più di un episodio, anche grazie alla parodia che Charlie Sheen, alcoolista erotomane, fa di se stesso. Beh qua si svolta puntando tutto sul nerd, ed è subito palpabile lo scatto, lo stacco, lo strappo…
Concluso il delirante andirivieni nel tempo della vecchia trilogia, con un ultimo, raffazzonato capitolo, minimamente all’altezza dei precedenti, Ubi e il suo Principe ripartono da zero. Erase/rewind. Un’autentica operazione di reset, o reboot se preferite, un lavoro mastodontico con un carico artistico e tecnologico da mani nei capelli. Proviamo a parlarne togliendo i panni del fanboy.
Sembra ieri che ordinavo golosamente da quello che poteva essere play asia come qualsiasi altro negozio di esportazione di materiale orientale, lo speciale di famitsu contenente la demo di Biohazard 4. Un minidisc che portava con se un grosso carico d’aspettativa, era il biohazard del cambiamento: cambio di prospettiva, cambio di ritmo e tipologia di gioco, cambio di console (erano ancora i tempi in cui si credeva che Capcom mantenesse le esclusive). Era anche -contemporaneamente- il gioco che doveva mostrare i muscoli della scatoletta di nintendo, fino a quel momento messi a prova solamente da Rogue Leader, Metroid e -parzialmente- dal travagliato Starfox Adventure.
Lo stesso destino, in qualche modo, è condiviso dall’esordio in nuova generazione della serie. In questo caso però Biohazard 5 rischia di diventare bandiera non più delle capacità hardware di una console, ma dell’intero parco software del sol levante.
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Ok, generalmente non facciamo news di questo tipo, ma questa va sponsorizzata. Ecco un pacco di nuove mappe time trial (7 per la precisione) per Mirror’s Edge, presumibilmente sia PS3 sia 360, e forse in arrivo anche in bundle con la versione PC, al prezzo di 10$ e in uscita a Gennaio. Mio subito.
Premete su “continua” per visualizzarne un succosissimo trailer.
Son qua a lavoro, stramorto, per quanto sia Friday e I’m in love ma vorrei essere a casa davanti al mio nuovo settaggio monopalla pornostar, a giocare - che parolaccia - a Far Cry 2 che non me lo tolgo dalla testa, non penso ad altro, pure quando sono con gli amici sulle mappe di Gears of War 2 la notte, ma perché? Direte. Ma perché? Vi dico… Perché mi sta dilaniando, sbranando, vivo, mi ha fatto prima paura, poi un male cane, m’è entrato dentro stroncandomi le articolazioni come fa la malaria a lui nel gioco…
Non ne ho mai fatto mistero, ho amato alla follia questo gioco prima ancora di averne visto dei filmati o di averne capito la tipologia di gameplay. L’esplicita volontà di DICE di abbandonare il look sanguemmerda dominante negli ultimi anni in favore di una spiccata solarità non poteva che trovare in me uno strenuo sostenitore, e gli screenshot con candidi grattacieli che si stagliavano su un Cielo Blu Sega™ così affini ad alcune foto che ho scattato lo scorso anno in quel di Tokyo non facevano altro che confermare questa comunione di visioni.
Non è una recensione, le recensioni, e qua concordo con altri della scuola analitico videoludica italiana, devono attenersi a una comprensibilità estremamente elevata, tanto da risultare consigli espansi più che giudizi. Le recensioni sono un servizio, utile anche se da interpretare e limare. Questo è un pensiero, senza voto e senza lima, che ha preso una strada scarsamente comprensibile ma che ritengo più adatta ai margini, adatta per mostrare i moti di un’idea che si forma su altre idee a loro volta generate da prodotti nati dalla concertazione operativa delle idee di più esseri umani, vincolati a un progetto che come accadimento nasce e si forma in un determinato ma coincidenziale lasso di tempo.
Curiosa la sorte di Little Big Planet. Il progetto indie ignorato da Microsoft che diventa portabandiera del nuovo gaming sonaro. Possibile? In questi anni tutti i sonari - e non solo - se ne sono innamorati, Sony stessa lo ha usato per la più accattivante comunicazione di dati di vendita mai vista nell’industry, e i vari hands on e filmati sono stati uno dei punti chiave di ogni fiera videoludica. Ora il gioco, dopo vicissitudini coraniche di cui tutti siete a conoscenza, è finalmente uscito. Ed è fantastico.
Inutile provare a rileggere la storia… E’ stata la più grandiosa di tutte le console, poi, si, ok, non ricordi nemmeno quante ne hai avute e amate ma se ti guardi seriamente dietro, e sopratutto dentro, è una certezza assoluta: non ti sei mai divertito come con Mega Drive e Nintendo 64…
Torna a voi Italia7. Per seguire il filo conduttore dei film che hanno ispirato i grandi Tarantino e Rodriguez, questa settimana parliamo di Incubo Sulla Città Contaminata, film del 1980 prodotto da uno dei maestri degli Italia 7, Umberto Lenzi; tuttora in vita il caro Umberto ci ha regalato, oltre al soggetto del nostro articolo, perle del calibro di Cannibal Ferox, la Casa 3, Il Paese del Sesso Selvaggio e Mangiati Vivi (che troveranno i loro spazi nei prossimi articoli dedicati ai Cannibal movie). Questo film oggettivamente è un ottimo Italia7 carico di spunti interessanti: primo fra tutti la presenza dei contaminati, una specie di zombie non lenti e impacciati, ma agili e dotati di una forza sovrumana (tema ripreso o rippata clamorosa - che dir si voglia - anche in Io Sono Leggenda e 28 Giorni Dopo).
Noi di Ai Margini siamo persone fondamentalmente buone. E’ per questo motivo che oggi i sonari vengono in aiuto ai cugini boxari, aiutandoli a comprendere il gioco di quest’inverno, a dire il vero uno dei pochissimi giochi meritevoli di questa generazione, poiché per loro la demo sarà disponibile solo da domani, mentre su PS3 l’abbiamo già scaricata e giocata tutti.