Il terzo posto.
Finalmente, a distanza di anni, entro anch’io nella nextgen. Un passo sofferto, pianificato a lungo, anche poco sentito, ma inevitabile. L’ho presa molto alla larga: son partito dal mobiletto Ikea, ho proseguito con TV HDReady e con la sistemazione di tutte le console, giochi e riviste, in quella che è diventata una camera modesta ma dignitosa, e che prima invece era un merdaio con pile di fogli per terra e giochini sparsi in ogni dove. Ho navigato per mesi nel limbo del gameplay, fra i pixelloni di Virtual On e un Megadrive collegato al Philips col cavo antenna, e ora questa botta di modernità l’ho accusata.