Che il team di Ueda sia fra le pochissime realtà in grado di partorire videogiochi fantasiosi e dall’impronta autoriale è un dato di fatto. Che questi siano visivamente e “artisticamente” magnifici e caratterizzati da un mondo coerente e personale, idem. Però l’evoluzione tecnologica nei videogiochi ha fatto innumerevoli passi in avanti negli ultimi anni e, anche se il trailer di The Last Guardian è senza dubbio impressionante, non riesce a scrollarsi di dosso una certa debolezza nel trattamento dell’immagine: messa a fuoco, filtri in post-processing, rendering pastosi e illuminazione “calda” sono oramai possibili e ci piacerebbe che negli studi giapponesi di Sony li si considerasse maggiormente.
Confidiamo che, ora dell’uscita, il gioco arrivi ad essere cromaticamente meno piatto e meno legato agli stilemi dell’immagine “invecchiata” di quanto si possa intuire da questa immagine.
Questa potrebbe essere una bozza di un possibile trattamento alternativo.
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