Ricette hardcore vol.1 - { A modo mio }
Super Anto, Giovedì 4 Settembre 2008 @ 00:46

No, nessuna ricetta afrodisiaca, niente che aumenti la vostra libido, mi spiace, qua si parla di giochini e in maniera decisamente seria.
E’ ben noto che l’alimentazione sia importante, alla base di ogni grande performance, sia questa sessuale, piuttosto che atletica, vi è sempre un attento studio dell’alimentazione e una dieta ben congegnata. Questo è valido anche e soprattutto per l’hardcore gamer, che sottoposto giorno e notte a stress indicibili, se non rifornito a dovere rischia inevitabilmente il tracollo. E’ anche vero però che il doversi staccare dalla schermo è inaccettabile, si sentiva davvero la necessità di costruire una dieta su misura per noi, ecco quindi la soluzione finale che è valsa numerose riconoscenze al Dr. Antonelly da parte della U.S. food and drugs administration, quindi via quei risolini stupidi dalla faccia e prendere appunti.

Partiamo dal presupposto che cucinare è una delle più grosse rotture di cazzo che la vita quotidiana possa proporre. Tornare da lavoro in pausa pranzo e anche solo pensare di mettersi ai forne(a)lli, buttar su l’acqua, apparecchiare e tutto quello che ne consegue (sparecchiare, rigovernare etc etc) è già motivo valido per scrivere al presidente della republica invocando l’eutanasia. A tale supplizio può arrivare (forse) il giogo del ferro da stiro…altra pratica di efferata crudeltà che nell’anno del Signore 2008 non capisco come possa essere ancora in vigore.
Da sempre ho rivolto i miei studi alla semplificazione della vita, alla ricerca del far meno possibile, avendo come obbietivo sempre il massimo comfort…tutto questo vestendo sempre rigorosamente capi sgualciti. Oggi vi propongo tre semplici ricette perfette per l’hardcore gamer e alle sue tempistiche così pressanti. Parto subito col piatto forte, quello che mi è valso riconoscimenti un po’ dappertutto… il mio fido hamburgerino.

-hamburger S-Anto-

Ormai divenuto leggenda, il mio hamburgerino segue una formula affinata negli anni e definitivamenrte consolidata, seguite passo passo le istruzioni per un pasto semplice, veloce e gustosissimo.
Punto primo, fondamentale è la scelta della carne: dev’essere di pessima qualità, le confezioni da 4 humbruger scontate del 30% son perfette. Evitate come la peste la dicitura “carne di prima qualità” e “solo magro”…i primi nemici del buon humburger. Altro punto fondamentale: il pane. Scartiamo immediatamente le orrende interpretazioni all’italiana, la rosetta o addirittura la focaccia, il pane da hamburger è morbido e mai tostato, mai. Nella sua scelta evitate subito quelle marche che propongono confezioni a stelle e strisce, sono le peggiori, ci sono valide alternative, ma col mulino bianco si va sul sicuro. Si presuppone che conserviate la carne nel surgelatore, nessuno sano di mente va a fare la spesa e cucina subito al ritorno a casa. E’ dato per scontato che si disponga di un forno a microonde, a meno che non guidiate un calesse. Mettete il forno in modalità defrost e lasciate scongelare per 8 minuti, nè uno di più, nè uno di meno. La carne risulterà ancora dura e parzialmente congelata, vi chiederete perchè non tenerlo in forno più a lungo, semplice, perchè contemporaneamente avrete posto a scaldare la piastra, che in 8 minuti risulta calda a dovere. Prolungando lo scongelamento e/o la cottura si corre il rischio di non trovare posto in lobby o arrivare a partita iniziata, quindi max 8 minuti. Ora con movenza felina passare la carne dal microonde alla piastra, accertandosi di aver aperto almeno una finestra e azionato l’aspiratore. Mentre state grigliando un lato del nostro hamburger, iniziate a prepare il pane. Fondamentali i condimenti, ma soprattutto la ripartizione delle salse. Punto primo: bandita la maionese, se vi piace sull’hambruger siete omosessuali, fine. Si va di senape, ketchup e salsa BBQ, le marche sono rispettivamente e rigorosamente French’s, Heinz e A1, anche se quest’ultima nel bel paese non si trova, si può ripiegare su qualche marcaccia inglese, non il massimo della vita, ma accettabile. Passiamo a dosaggi e modalità di utilizzo: 40% senape, 35% ketchup e 25% A1. Piccola appendice alla A1, si può usare come semplice salsa per guarnire il nostro panozzo, ma meglio sarebbe marinarci la carne, procedura che richiede circa una mezz’ora di tempo, quindi assolutamente improponibile. La soluzione migliore è certamente quella di spennellare la carne a fine cottura con l’A1, così da far “intrufolare” la salsa dappertutto. La senape và applicata alla parte superiore del panino, il ketchup in quella inferiore…non fate cazzate! Una volta preparato il panino, passiamo ai condimenti, che saranno sempre e solo una foglia di insalata -una-, senza olio d’oliva o stronzate simili e tritello di cipolla a vostra discrezione. Chiaramente tra la fine della fase di allestimento panino e l’inizio di quella realtiva ai condimenti, si presume che abbiate dato una girata alla carne, a questo punto diminuite leggermente la fiamma e cuocete a piacere. Avvertenza: qualsiasi carne (tranne quella di maiale) si mangia al sangue da che mondo è mondo, se vi piace ben cotta siete gay, cuocete la carne in base ai vostri gusti sessuali. Togliamo l’hamburger dalla piastra e adagiamolo sul fondo del nostro panino, ora via con la cipolla tritata (l’A1 in superfice farà da collante) e coprire con la foglia d’insalata, chiudere il panino e via di nuovo dentro al microonde per 7/8 secondi alla massima potenza per ammorbidire un po’ il pane, così da rendere una gradevole sensazione di fragranza. Un’ottima variante sarebbe la classica sottiletta a fine cottura, ma quelle gialle americane non si trovano e le nostra sono scandalose, lasciate perdere. La bevanda con cui accompagnare il nostro lauto pasto è solo e sempre un enorme bicchiere colmo di ghiaccio e coca. Il ghiaccio è un punto fondamentale, munirsi di un bicchiere grosso, molto grosso, della capienza di almeno 0,75, così da non doverci costringere a tediosi rifornimenti. Il ghiaccio deve essere tanto quanto la capienza del bicchiere, così che raffreddi immediatamente e non si sciolga all’interno del nostro drink, allungandolo inevitabilmente. Se non disponete di un frigo con dispenser per ghiaccio esterno, beh, siete tagliati fuori. La coca può essere sostituita con Pepsi, ma la birra non ci sta mai bene e non fate tamarrate come accompagnarlo col vino o addirittura acqua, scelte decisamente da transessuali.
Porre panino e drink sul fido tavolincino portatile e dirigersi celermente verso la propria postazione di gioco, consumare il pasto tra un kill e l’altra.
Alcuni virtuosi riescono addirittura ad accompagnare l’hamburger con patatine fritte, ma ancora non sono riuscito ad ottimizzare i tempi così che risultino pronte contemporaneamente alla carne, sarà materia d’approfondimento per un eventuale appendice a questo articolo.

Tempo totale - 9 minuti
rientro per tempo in lobby - generalmente si
rientro per tempo kill by kill - no
morsi stimati - oltre 10
rottura di cazzo - alta
energie profuse - medio/basse
gusto - alle stelle

Se invece quello che si cerca è la massima velocità di esecuzione, roba estrema che ti consenta di sfamarti addirittura entro il tempo di un normale respawn, optate per l’hot dog alla Magnum. Prende il nome dal celebre telefilm Magnum P.I., dove il nostro eroe era solito farsi proprio questo tipo di snack tra un inning e l’altro delle sue amate partite di baseball.

-Hot dog alla Magnum-

Partiamo subito dicendo che i wurstel nostrani sono un disastro, quelli veri sono di manzo e non di suino o peggio ancora tacchino/pollo, questa è una base a dir poco sciagurata, ma con poche accortezze si riesce a mettere in piedi un hotdoggino più che discreto. Scegliete a piacere tra le migliaia di marche un wurstellaccio qualsiasi (tanto son tutti uguali) e riponetelo in un piatto pari e incidetelo longitudinalmente (opzionale). C’è da dire che la migliore cottura possibile per un wurstel è la bollitura e non come tutti pensate la griglia, il wurstel vista la sua composizione tende inevitabilmente a scottarsi…provate e poi mi saprete dire. Ma in effetti a noi interessa solo la velocità d’esecuzione e se Magnum doveva rientrare nei tempi ridottissimi di un cambio di turno in battuta, noi dobbiamo tornare al nostro posto per prendere da dietro quel dannato cecchino. Non resta alternativa al microonde…non vi spaventate, andrà tutto bene. I primi esperimenti furono fallimentari, si contano centinaia di wurstel atrofizzati e/o non cotti, rivedere i vecchi nastri di Magnum per carpirne i segreti non serviva a nulla, si arrivò alla conclusione che quegli hotdog erano tremendamente “hollywoodiani”. Dopo svariati esperimenti si è arrivati finalmente alla quadratura del cerchio: la soluzione non risiedeva nel modificare le variabili tempo-cottura fratto potenza-microonde, ma nella schermatura del wurstel. Un piatto fondo rovesciato sopra a mò di cupola cambiò per sempre la storia dell’hot dog…a questo punto si poteva dare piena potenza al microonde e i tempi di cottura si accorciarono drasticamente. Quindi avete capito, piatto sopra al wurstel e via a tutta forza, in un minuto scarso otterrete un risultato stupefacente. Visto il ridottissimo tempo di cottura, occorre a questo punto essere veramente abili nell’allestire il panino. Anche qua si va di mulino bianco, ma ovviamente i panini lunghi da hotdog. Mi raccomando, non lo aprite completamente come fareste per un volgare panino al prosciutto, dovete eseguire una sorta di incisione a V lateralmente al panino e divaricarlo dolcemente, così da ottenre una sorta di “contenitore”. A questo punto tritare velocissimamente un po’ di cipolla (il vostro wurstel sarà a circa 40 secondi di cottura), tenetevi pronti con senape e ketchup che dovranno essere forzatamente in confezione “squeeze” (le marche le solite franch’s e Heinz), a questo punto non vi resta che estrarre il wurstel dal forno e incastrarlo nel panino a V, farcite rapidamente prima con ketchup e poi con senape seguendo un andamento a zig-zag, ora è il turno della cipolla, che userete anche stavolta a discrezione. Consumare come se steste praticando una fellatio. Non servono tavolini, afferrate il piattino saldamente, recatevi al surgelatore dove avrete sistemato delle birre una ventina di minuti prima, stappare al volo e via di corsa a rimettersi le cuffie. Per la scelta della birra rimanete su prodotti leggeri, mai sopra i 5 gradi, quelle tedesche dei vari discount son tremende, ma sempre meglio di una Ceres. L’ideale sarebbero le birre lite, ma qua niente da fare. Miller lite, Amstel lite, Bud lite…aaahhhh i miei birrini lite, ne bevevo a galloni.

tempo totale - 1m,30s
rientro per tempo in lobby - si
rientro per tempo kill by kill - si*
morsi stimati - 3/4
rottura di cazzo - bassa
energie profuse - basse
gusto - migliorabile

*può variare da gioco a gioco

Questo in rapida sintesi l’hot dog alla Magnum, ma se proprio non volete sbattervi per nulla e il gusto per voi non è una priorità, c’è sempre la vecchia alternativa “panino della mamma”, cioè il sempre affidabile, ma decisamente spartano pane, prosciutto cotto e maionese.

-panino della mamma-

Strano panino questo, tiene assieme ingredienti decisamente sciagurati quali la maionese e il prosciutto cotto, che presi singolarmente risulterebbero non commestibili, mentre in tag riescono incredibilmente nell’impresa di farsi mangiare. L’allestimento del panino è di una facilità disarmante, si sceglie il pane, quello che preferite, nulla recita un ruolo fondamentale in questo caso, un prosciuttaccio cotto dei peggiori, tanto di pregiati non ne esistono e una maionese almeno decente, in questo caso l’accortezza di prendere una Calvè.
La maionese aiuta a buttar giù quei panni di daino che son le fette di cotto, mentre quest’ultimo non fa risaltare troppo il gusto di quel troiao giallastro, formando un binomio accettabilissimo. Inutile dilungarsi sulla sua preparazione, prendete del pane schiaffateci dentro il prosciutto cotto e spalmate di maionese. La mia variante prevede una foglia di insalata a smorzare ancora di più il gusto della maionese, ma direi che è una modifica irrilevante, vedete voi insomma.
Il panino della mamma è una scelta che va decisamente a mortificare il palato sull’altare del gameplay, alla ricerca dell’azzeramento dei tempi di ristoro e l’annullamento di qualsiasi rottura di palle nel cucinare. Risulta davvero poco appagante, ma permette di non staccarci praticamente mai dalla propria postazione, lo si può addirittura mascherare con la classica richiesta di tempo:”oh, vado un attimo a pisciare”.

tempo totale - 30 secondi
rientro per tempo in lobby - si
rientro per tempo kill by kill - si
morsi stimati - da 5 a 15*
rottura di cazzo - irrilevante
energie profuse - prossime allo zero
gusto - non pervenuto

*in relazione alla dimensione scelta

Per oggi è tutto, altre ricette sono in fase di sviluppo e in attesa di approvazione dalla U.S. FDA, nel frattempo esercitatevi, all’inizio sarà dura, ma la pratica rende perfetti, tutti ai forne(a)lli!


10 commenti a “Ricette hardcore vol.1”

  1. shinichi

    humburger = hamburger
    humburgerino = hamburgerino
    Dott. Shinichi Funari

  2. aries

    per non dimenticare l’humbrunger :D
    Articolo fantastico, da lacrime agli occhi.
    Comunque le sottilette arancio come quelle mmeregane le trovi al Lidl e sono la cosa più sugnosa e chimica dell’universo.

  3. Omega Kid

    Avanti cent’anni! Fa morire dal ridere e dalla fame

  4. Grifone

    Ahaha, bellissimo, fa venire fame sul serio.
    P.S.-La Calvè non è appena decente: fa cagare. Minimo Kraft.
    P.S. II-La Ceres è obbligatoria…roba da Giustizieri, direbbe qualcuno.

  5. LPf

    L’Anto ha sparato due perle fuori parametro. Io cmq vado di ciotola di latte e Pannocchie del Mulino Bianco, da sempre, per sempre, sbiasciucchiando nelle orecchie a tutti. Sfhrhp, sbrhpf, Sfhrhp, sbrhpf “Pannocchie?” Sfhrhp, sbrhpf, “Ovvio…”. Ma la prima mattina che ci siamo svegliati dal Grifo, quando m’ha detto, ridendo, che non c’erano le Pannocchie? Cose fra boxari…

  6. mauZ

    Io non riesco a mangiare mentre gioco invece, peggio che mai se sto giocando online, non mi viene proprio fame. In compenso fumo come un vagone di turchi (giocando a COD4 mi facevo una sigaretta praticamente ad ogni morte, e chi giocava con me sa bene QUANTO morivo. :asd:) e mi bevo qualsiasi mistura di alcolici sia disponibile in casa (non per niente mia moglie ha preso a nascondere accuratamente le bottiglie). Tutta salute, insomma.

    Non credo di poter mai più raggiungere i livelli di bassezza dei raid di wow, però… dalle 21 alle 24 poteva andare via una bottiglia di porto intera. Mi intristisco da solo.

    L’articolo è fenomenale comunque, anche se avrei delle rimostranze sulla marca della senape, la più buona è la Maille:

  7. Omega Kid

    Io lo ammetto, sono per la sciagura al cotto. Anzi, è proprio la soluzione che pratico più spesso. Panino con quelle fette impregnate di gelatine industriali, intoccabili da sole, maionese a secchiate e insalata. Però metto il jolly: formaggio, in particolare l’Emmenthal che mi sdruma. Come dice il Marco, presi singolarmente gli ingredienti sono ben poco nobili, ma messi insieme hanno il loro perché. Dio che fame…

  8. Super Anto

    No mauz, quella senape è un disastro :asd:

  9. mauZ

    Non sai una sega :asd:
    Già comprare una senape che si chiama french’s ed è americana. :nono:

  10. Super Anto

    Non significa francese, ma era proprio la famiglia French che produceva senapem da qui French’s. Cmq la senape dev’essere ignorante, quelle francesi son…ehm…da francesi :asd:

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