Sulle orme di Shining the Holy Ark. - { Oggi ai Margini }
LPf, Lunedì 25 Agosto 2008 @ 21:40

Camelot è uno dei migliori sviluppatori nipponici, su questo penso che nessuno abbia niente da ridire. Sotto l’ala di Nintendo dette addirittura vita (Nintendo 64) all’unico multiplayer capace di battagliarsela ad armi pari con quel Mario Kart 64: nessun vinto, nessun vincitore, tutto in famiglia. Ma la sua famiglia d’origine era un’altra, quella Sega all’epoca ancora rivale, che li aveva visti compiere una serie di autentici miracoli sotto lo pseudonimo di Sonic Software Planning. Uno di questi si chiamava appunto Shining the Holy Ark (Sega Saturn). Non sono qui a parlarvi né di quel gioco né di quegli sviluppatori (li conosceremo da vicino in uno speciale de La Storia Siamo Noi) ma di un titolo in uscita su Nintendo DS che, partendo proprio da Shining the Holy Ark, promette di ricalcarne le orme, restituircene lo splendore e rinvendirne i fasti: Mazes of Fate.

In numeri dalla sua parte sono semplicemente impressionanti. Si parla di una Main Quest della durata di 50 ore circa, che passerà fra più di 100 personaggi non giocanti e sulle note di ben 38 tracce sonore, nello sconfinato mondo di Akhiel. Due, sostanzialmente, le differenze più marcate col capolavoro Camelot… La prima, graditissima, consiste nell’implementazione di una camera in soggettiva completamente libera in luogo di quella a 4 direzioni (a croce), la seconda riguarda invece lo sviluppo di una mappa completamente esplorabile (alla Final Fantasy per intendersi) in luogo di quella meramente rappresentativa, all’interno della quale potevi decidere solo di andare dal punto X a quello Y o Z. Questo ci porta direttamente al primo, curiosissimo, aspetto di MOF, ovvero che mentre l’esplorazione dei dungeon (cardine del gioco) sarà sempre in soggettiva e full 3D, quella del mondo in superficie sarà visualizzata con personaggi in terza persona e grafica in bitmap, soluzioni entrambe sorprendenti dal punto di vista squisitamente estetico, non solo tecnico. Considerando che il gioco è imminente (10 Settembre su Nintendo DS, completamente localizzato in italiano) grazie a Newave Italia, abbiamo pensato di fare quattro chiacchere con Ottaviano Di Bernardo (direttore delle vendite) e Lorenzo Pisaneschi (responsabile degli acquisti), quindi mettetevi giacca e cravatta perché sono due persone molto importanti.

AM: Perché un gioco marcatamente hardcore su una piattaforma come Nintendo DS?

ODB: Fondamentalmente perché pensiamo sia doveroso non fossilizzarsi su di un unico tipo di offerta. Osservando le varie line-up, inclusa la nostra, si nota subito come siano veramente pochi i titoli pensati per gli hardcore gamers, quando siamo perfettamente consci del fatto che DS sia finito anche nelle loro case.

LP: Non è un discorso prettamente commerciale… Pensiamo seriamente che Nintendo abbia bisogno anche di questa tipologia di prodotti. Le potenzialità commerciali offerte dal mercato che Wii e DS hanno aperto sono senz’altro eccezionali, ciò non toglie che si rischi di arrivare alla saturazione già nel medio periodo se si continuano a sovrapporre indiscriminatamente solo e soltanto cloni dei medesimi prodotti di successo presso le fasce preadolescenziali.


AM: Pensate quindi ad una sorta di “rilancio” dell’rpg per veri appassionati?

ODB: No, niente di tutto questo. Pensiamo semplicemente che il mercato abbia bisogno anche di questi giochi, e che non debbano per forza fare chissà quali numeri. Un buon business sta spesso nel coprire, con le giuste quantità, anche le tipologie di prodotti scoperte. I rischi sono paradossalmente più calcolati che lanciandosi nello sviluppo dell’ennesimo clone dell’ennesimo prodotto di successo.

LP: Dati alla mano i numeri di un prodotto per certi versi simile, come può essere Etrian Odyssey, non sono senz’altro impressionanti. Il business sta tutto nel dare al prodotto il suo reale peso, valutando quelle che sono le sue reali potenzialità commerciali e non immettendo sul mercato un numero più alto di quello che possa assorbire già nel medio periodo.

AM: Perché, allora, si vedono così pochi titoli hardcore sulle piattaforme Nintendo?

ODB: Perché i grossi publisher devono fare grossi volumi, quindi coprire quell’offerta non interessa a nessuno, se non in minima parte. Senz’altro questo può offrire spazi interessanti ad etichette più piccole e dinamiche. E’ uno dei vantaggi dovuti alla schizofrenica crescita di quest’industria negli ultimi anni.

LP: Ovviamente più un mercato cresce più aumenta  la concorrenza ma più crescono anche le opportunità; basta saperle leggerle e sfruttare.

AM: Allora in bocca al lupo, salutandoci con l’augurio di poter vedere sempre più prodotti hardcore anche sulle piattaforme Nintendo. E grazie del vostro tempo.

ODB: E’ stato un piacere.

LP: E’ sempre un piacere essere qua. [Ride] Un saluto di cuore a tutti i videogiocatori veri.


7 commenti a “Sulle orme di Shining the Holy Ark.”

  1. shinichi

    Tipo si faccia una domanda e si dia una risposta, alla Marzullo. Avrei anch’io fatto due domandine veloci a questi due Big. Ma lasciamo perdere…
    Il giochino comunque vien su bene, loro sono una garanzia, ed il solo sentir nominare STHA (Saturn), evoca piacevolissimi ricordi. Ma che razza di soundtrack aveva quel giochillo? Impressive.

  2. LPf

    Peccato che non l’abbia fatto Camelot, ma è un dettaglio assolutamente trascurabile.

  3. Super Anto

    Con immensa supponenza mi prendo tutto il merito della scoperta di MG64…almeno nel pistoiese. Domanda secca a bruciapelo, una sola risposta valda, uno dei due, chi scegliete?

  4. aries

    Ahahaha l’espediente per l’autopromozione è fra il geniale e lo squallido.

  5. mauZ

    Io scelgo Mario Golf senza meno. Anche perchè Mario kart 64 l’ho giocato poco o niente, mentre sul golfino mi ci sono sventrato.

    Poi ogni volta che ricordo la sontuosa confezione che troneggia a casa tua, metto in dubbio la mia eterosessualità. *_*

  6. LPf

    Fra MK64 e MG64? Dai, è impossibile scegliere. Però posso dirti che quando ho abbandonato la mansarda infilato nel Nintendone c’era il secondo.

  7. shinichi

    Non avevo capito, l’intro mi aveva depistato, l’ho letto in un nanosecondo. Comunque fra MG e MK, boh, è dura, forse di misura MK 64. Il Baraldi, se non sbaglio, ha pure la confezione jappa di MG, una perla, e l’unica che gli invidio. MG è semplicemente il più bello di sempre nell sua categoria, roba fuori parametro, con quella perla della borbottata “Wario golf wario golf”. Hahahahah, il nintendone gente, inarrivabile.

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