Ai Margini c’è la coop pure sulla demo di Killzone 2. - { Ispezioni }
Redazione, Venerdì 6 Febbraio 2009 @ 02:48

Killzone 2, inutile girarci attorno, alla prova dei fatti, pad in mano, è esattamente quello che il presunto ed ipotetico popolo sonaro aspettava da tempo: il titolo capace di andare a rompere le uova nel paniere alla fazione avversaria (gli altrettanto presunti ed ipotetici boxari), proprio nel loro campo e genere più rappresentativo: l’fps, e ci metto anche il doppio duepunti consecutivo come fa Umberto Eco, e che cazzo.

A me, fuori dallo scherzo da forum, di ’ste cose frega poco o niente, sono -prima ancora che di videogiochi- un appassionato di… non so neanche come chiamarle… rappresentazioni virtuali di ambiente? Mi interessa vedere dove, come e quanto un team di persone -la cui bravura e professionalità (e sì, anche fortuna di lavorare in un campo così interessante[1]) difficilmente ormai potrò raggiungere- possa arrivare a spingere un po’ più in la i paletti della suddetta rappresentazione.

E bisogna dire che i signori di Guerrilla, a dispetto di quanto si possa essere detto fino a oggi sul loro background e curriculum, sono bravi. Molto.
E i paletti un po’ più in la li hanno spostati[2], e non mi interessa sapere quanto, come e dove spingano tecnicamente, quanto l’impianto scenico sia frutto di trucchi e compromessi. Non è importante, perché quello che realmente fa la differenza in questi casi, è lo studio progettuale alle spalle. Quello che (senza nulla togliere a chi poi dal progetto si occupa della messa in pratica) fa la differenza, è pensare innanzitutto alle soluzioni stilistiche, cromatiche, grafiche, visuali. E non è importante, e si può passare sopra, ad alcune scelte insensate (perché mai il protagonista dovrebbe vedere delle aberrazioni ottiche come il lens flare?), texture sottotono, un gameplay che -da quanto si evince da questi pochi minuti di demo- è un Call of Duty ben rimaneggiato. Non è molto interessante -per me, oltre ad essere difficilmente deducibile dai pochi passi permessi in demo e dal livello di difficoltà bloccato- andare ad indagare quanto potrà reggere sulla lunga distanza un impianto di gioco di questo genere, quanto sarà intelligente (a normal non molto, se proprio ci tenete) l’intelligenza artificiale, quanto avrebbe potuto guadagnare il titolo da una mappatura dei tasti più intuitiva, o sul perché in pochi minuti di dialoghi la parola merda venga ripetuta ossessivamente troppe volte.

Non quando basta quello che si vede, il (lineare sì, pazienza) mondo messo in scena da Guerrilla ti fa venire voglia di dire: dai fammi vedere cosa c’è dopo, e speriamo che da qui in poi anche gli altri si sentano costretti a pensare di più a quello che stanno facendo, e a come intendono farlo.

E’ una questione di paletti, e di guadagnare terreno, e di come si decide di guadagnarlo. E pare ironico che questo Killzone 2 voglia simulare proprio una guerra di trincea.

mauz

Killzone… che dire ancora? Mi sono sempre espresso abbastanza a favore di questo gioco, nonostante lo stupore di individui incapaci di capirne le evidenti motivazioni. Mi è sempre piaciuto l’approccio atmosferico e immersivo con cui è stato affrontato un genere inflazionato come quello degli sparacchini in soggettiva, mi è sempre piaciuta la cura estetica con cui sono stati gestiti aspetti generalmente lasciati al caso quali la profondità di campo, la palette cromatica e la grana a video, mi è sempre piaciuto quel mondo oscuro, disperato ma allo stesso tempo affascinante, con evidenti citazioni alla migliore cinematografia distopica, contrapposto al gretto sanguemmerda proposto dalla concorrenza.

La demo conferma senza particolari stravolgimenti quest’impressione, e rasserena nel momento in cui si arriva a capire che il gioco c’è. C’è un sistema di copertura che funziona a dovere, c’è un senso di dinamicità che non viene mai meno, c’è un impianto di gioco sostanzialmente divertente. E sì, c’è anche una grafica degna di tal nome.

L’impatto visivo è raggiunto senza particolari scorciatoie: si fatica a trovare una texture spaccamascella - specie fra quelle dei ripari - e gli shader, pur presenti, sono utilizzati con parsimonia, ma la mole di roba su schermo e i vari effetti visivi con cui è arricchita non può non lasciare il segno, soprattutto considerando la cura estetica e scenografica che arricchisce ogni elemento di gioco. Pollice verso soltanto per la resa del fuoco, a mio avviso pessima, e per un utilizzo dei colori meno coraggioso di quanto visto nelle prime build del gioco.

Pad alla mano il feeling è peculiare: si avverte molto la pesantezza delle armi, sia in fase di movimento che in fase di mira, ed è ottima la resa del salto. Un po’ meno convincente lo stacco fra il giocato e le cutscene “finto-giocato” (ad esempio quando ci si avvicina ad un pulsante e lo si preme). Inoltre non ho capito il motivo per cui, se generalmente si salta con X, quando si deve scavalcare un ostacolo con l’aiuto dei compagni tocca premere il pulsante cerchio… i Guerrilla avrebbero dovuto guardar con più attenzione il lavoro svolto dai tizi in Dice.

Sul resto non è che ci si possa sbilanciare più di tanto. Sull’IA soprattutto, considerando e la presenza di una solo livello di difficoltà, nemmeno fra i più alti, e la stupidità tattica che mi contraddistingue, per cui mi è impossibile analizzare correttamente la situazione e le mosse che i compagni si aspettano da me senza prima una ricognizione generale dal costo di una vita.

Demo promossa a pieni voti o quasi, quindi. Killzone 2 sembra mantenere le promesse e sarà un acquisto obbligato per i possessori della console Sony, a prescindere dalle insensate chiacchiere circa gli Halo o i Crysis Killer. Resta un punto di domanda sulla modalità multiplayer, che dalle recensioni già pubblicate sembrerebbe dignitosa, ma come sempre per valutarla correttamente bisognerà lasciar passare qualche mese: Halo3 e Gears of War 2 insegnano.

aries

1.Anche se lo so che -come tutti i lavori- è più creativo e più interessante dalla romantica visione esterna che da dentro, ma sticazzi, fra fare un banner in flash per le suonerie del gattino zoppo e ridisegnare per la centesima volta la texture del muro che non piace al direttore creativo, scelgo ancora la seconda. Grazie.

2. Con qualche passo indietro rispetto alle varie alphabetagamma che si sono viste alle manifestazioni passate, hanno optato (e non so quanto sia stata una loro scelta) per un’immagine complessiva più definita, una palette di colore più ampia e satura, rinunciando ad alcune delle particolarità più interessanti dal punto di vista visuale di Killzone 2, opinione mia, va senza dire.


1 commento a “Ai Margini c’è la coop pure sulla demo di Killzone 2.”

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