wipEout HD - { Delibere }
aries, Mercoledì 1 Ottobre 2008 @ 22:00

Non voglio perdere troppo tempo con le introduzioni. D’altra parte, non molti giorni fa, vi ho rifilato un epico specialone da tonnellate di caratteri con vita, morte e miracoli di questa gloriosa serie.
Dato per scontato che sappiate di cosa si sta parlando, quindi, c’è poco da introdurre: con wipEout HD, il futuro arriva su una Playstation 3 che, finalmente, inizia a ricordarsi di essere una sonara. Preparate cucchiai e mestoli!


Principale caratteristica di questo nuovo episodio è la totale sboronaggine. WipEout HD è grosso e ignorante, e si presenta con uno schiaffo in pieno volto: risoluzione altissima, 60 fps rocciosi, effettoni di luce, bump mapping, online gaming. Messa così sembra wipEout visto dagli occhi dell’LPf, e in realtà non è così distante da questa definizione (pur con delle attenuanti). Le basi del gioco sono costituite dai due episodi portatili, con piste, navicelle e musiche tradotte in chiave nextgen. Anche la fisica e tutte le altre innovazioni (magstrip, barrel roll, sideshift) ricordano da vicino, in particolar modo, wipEout Pulse, ma la fluidità e robustezza dell’insieme gli conferisce una morbidezza e una solidità generale inedita per la serie. WipEout HD si lascia guidare molto bene, è piacevole e reattivo.
Scendendo nel dettaglio, la selezione delle tracce propone alcune delle piste più popolari (tra cui Sol2 e Ubermall), cercando al tempo stesso di comprenderne alcune più facili e approcciabili, ed altre tortuose e impegnative. Tutte, in ogni caso, richiedono dedizione per la memorizzazione totale del tracciato. Per ogni tracciato è presente anche il reverse, pur venendo ben poco considerato nella modalità single player e offrendo una qualità media inferiore alle loro controparti “diritte”. Le scuderie che compongono la rosa di navicelle sono quelle che abbiamo già visto negli episodi precedenti e con caratteristiche più o meno simili a quanto già visto in passato.

Anche la struttura a “eventi” è presa da Pulse, dove ciascuno di questi è composto da una griglia di esagoni corrispondenti a diversi tipi di competizioni: gara singola, giro veloce, prova a tempo, zona o torneo. Ogni “cella” restituisce un numero di punti diversi a seconda della posizione, e quindi della medaglia, ottenuta, e superato un certo numero di punti si sblocca l’evento successivo. Per la gioia degli esibizionisti, la conquista di tutte le medaglie di ogni evento porta all’ottenimento di un trofeo, i quali possono anche essere vinti in modi più assurdi (battendo dei tempi folli, assorbendo le armi un numero specificato di volte, ecc…). Inoltre, ogni gara disputata va ad aumentare il punteggio della fedeltà verso la scuderia per cui si è gareggiato: superando dei punteggi prestabiliti si andranno a sbloccare extra quali skin alternative o HUD ispirati ai vecchi episodi della serie. Da segnalare un photomode particolarmente flessibile, un aiuto alla guida per gli incapaci che li toglie dai muri (sconsigliatissimo) e la graditissima possibilità di utilizzare playlist personalizzate (vista la mediocrità di quella proposta sa SL), le cui musiche verranno poi piacevolmente e dinamicamente distorte in particolari situazioni di gioco (energia critica, scudo, galleria, ecc…).
La modalità single player, quindi, è decisamente corposa e garantisce, di per sé, una longevità considerevole. Specie gli ultimi eventi, alle velocità più alte, sono piuttosto impegnativi e non mancheranno di soddisfare i piloti più dotati, ma anche i novellini avranno di che divertirsi con le prime velocità da scarpe Chicco.

L’online presenta alti e bassi. Cominciando coi primi, si può dire che il netcode è davvero stabile e che non soffre di lag o problemi simili. Già questo, da solo, rende l’online assolutamente piacevole, anche se non si può non notare la penuria di opzioni disponibili al giocatore. Sebbene sia infatti possibile selezionare la nazionalità dei server, aprire lobby o partecipare a gare organizzate da altri, alcune feature fondamentali, come l’invito per gli amici, non sono state implementate, e altre (su tutte la chat vocale) si sono dimostrate instabili o malfunzionanti. Certo, ci si può arrangiare per altre vie (ad esempio si possono utilizzare i messaggi della XMB per invitare gli amici), ma non ho intenzione di giustificare una scomodità simile nel 2008. Una volta che ci si è riusciti ad organizzare e si entra in partita, però, l’online è stabile e ben pensato.
Tutti i record che si registrano nelle varie modalità, sia offline che online, vengono pubblicati nelle classifiche ufficiali, consultabili direttamente all’interno del gioco. Anche se l’aggiornamento non è proprio immediato, è stimolante poter confrontare i propri tempi con quelli dei migliori piloti al mondo e con quelli degli amici, e rappresenta una delle principali fonti di longevità del titolo Sony.

Come già accennato nello specialone, insomma, Studio Liverpool è uno studio capace, ancora in grado di proporre dei gran bei giocattoli. Il principale difetto di wipEout HD è di non avere un’identità propria. In particolare, lo stile grafico adottato è incostante, e il gioco butta più carne sul fuoco di quanto i designer Sony possano attualmente curarne. Ogni arma, ogni modalità, ogni tracciato, ogni scuderia, ogni caratteristica, ogni industria facente parte del background ha il suo loghino. Ogni evento ha una scheda con grafiche animate. Ogni tracciato presenta miriadi di pannelli, cartelloni, insegne, segnaletiche, architetture. C’era talmente tanto da progettare che, senza una direzione forte e coesa per la comunicazione visiva del titolo, era impossibile non produrre qualcosa di approssimativo ed incostante. E’ così che dei menù di per sé belli vengono rovinati dalle “placche” degli eventi, che affianco a Feisar e Icaras ci sono obbrobri come la Mirage, che l’HUD standard è francamente inguardabile e urla a gran voce di essere sostituito con quello di wip3out. A questo si aggiunge la volontà, o la necessità, di stupire con una grafica nextgen: wipEout HD ci riesce senza problemi, ma lo scotto da pagare è una tamarraggine, figlia di shader ed effetti mal dosati e che conferiscono un feeling omogeneo anche tracciati in realtà diversissimi fra loro, assai difficile da mandare giù per un purista della serie, ma a cui ci si dovrà abituare, vista l’incapacità di Studio Liverpool d’individuare il problema.
Per carità, bisogna premiare l’impegno (se date una occhiata al sito ufficiale potrete notare quanto è stato realizzato dai designer UK), ma è sprecato senza coerenza e senza che anche la grafica in-game sia in qualche modo integrata e in armonia con questo lavoro. La tecnologia avanza, e la grafica di oggi è pressoché priva di quel filtro di sintesi grafica “forzato” che era rappresentato dalle limitate capacità delle GPU di un tempo, ed è per questo che le maggiori potenzialità espressive devono essere utilizzate con criterio, e non aprioristicamente perché necessarie per apparire nextgen.

Ciò che rimane è un grande, divertente e velocissimo giocattolo, pure meno brutto a vedersi della gran parte della concorrenza ( e persino con qualche picco di eccellenza), con un feeling nextgen capace di mitigare la sofferenza psicologica del pilota intransigente. Un gioco divertente e longevo, soprattutto in vista degli immancabili pacchi aggiuntivi che verranno pubblicati nei prossimi mesi. Il voto che trovate qui sotto, ci tengo a precisarlo, non è frutto di considerazioni circa il prezzo di lancio sul PSN. Questa recensione non vuole essere una guida all’acquisto, ma un’appendice alla storia di wipEout, con un voto pesato di conseguenza. Di recensioni “vere” questo titolo non ne ha bisogno: è un buon wipEout nextgen, a distanza di 6 anni dall’ultimo visto su home console, che costa 18€.. Ogni altro commento è superfluo.

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