Il JRPG poco J molto RPG. - { Curia, Delibere }
LPf, Martedì 16 Settembre 2008 @ 22:32

Mi son preso un po’ di tempo per parlare di Infinite Undiscovery, per capire dove andasse a parare, perché si tratta di un titolo decisamente atipico, particolare, a maggior ragione se si pensa alla sua provenienza. A differenza dalla classica produzione Square Enix, la la trama non ha un’incidenza preponderante all’ interno di quella che è l’esperienza di gioco, le caratterizzazioni sono marginali, fugaci allorché si guarda alla forma, menscevica invece è la sostanza, dove le prime cose che emergono con prepotenza sono la libertà d’esplorazione all’interno di aree abnormi (senza una mappa preventivamente consultabile) ed  i combattimenti completamente in real time che lo avvicinanto più ad un Dynasty Warriors che non ad un RPG jappolo.

Fra combo di un qualsivoglia picchia-picchia 3D e personaggi controllabili “indirettamente” (tramite gli Ordini impartibili con la croce direzionale e le “Connessioni” che vedremo dopo), c’è da gestire un totale di 4 guerrieri selezionabili da una rosa di 18 (+ 4 di solo supporto), tutti in tempo reale, ognuno dotato delle proprie caratteristiche, e ripartibili persino in team distinti. A questo si sommano svariate componenti peculiari dell’RPG occidentale, fra oggetti da poter creare, incantare, pozioni da cucinare, abilità da apprendere ed affinare, insomma, la parte ruolistica non è ridotta al solito, infimo livello di mere tabelle i cui valori aumentano proporzionalmente con l’esperienza e ai vari item da indossare o usare recuperabili in dungeon/negozi. Ne emerge un quadro dalla lettura tutt’altro che semplicistica considerando, infine, quello che il gioco ci mette di suo, fra l’abilità principale del protagonista, Capell, ovvero quella di suonare il flauto (le musiche saranno apprendibili man mano e atte a più scopi, ora a risolvere puzzle, ora a trovare passaggi segreti, ad assistere gli amici, ecc), la possibilità di avere un vantaggio sui nemici approcciandoli in stealth mode (la notte vi sarà amica) e una gamma di altre caratteristiche assolutamente peculiari, varie e variegate, che vanno dal poter pilotare delle catapulte durante un assedio, al cavalcare del bestiario in alcune sessioni, o al poter prendere in braccio una compagna priva di sensi in altre, senza poter combattere. Un delirio starete pensando. E lo è.

Senz’altro i cinesoidi di Tri-Ace (ex Wolf Team di Namco) son stati bravi a lasciarti apprendere tutto progressivamente senza il tedio di continui tutorial invasivi, anche se per forza di cose il gioco non parte subito a mille ma si di palesa poco a poco, facendoti prendere prima pratica col combat system, perno del tutto. Combat system decisamente complesso, profondo e articolato, non per questo farlocco o caciarone, molto action con tanto di combo alla Soul Calibur e lock alla Zelda per quando riguarda Capell; gli altri pg, invece, li controlli in due modi diversi, ovvero tramite la Connessione, vale a dire una sorta di controllo in remoto previa pressione del tasto R che ti consente di prenderne temporaneamente le redini quindi di selezionare sia gli attacchi che le abilità che vuoi usare in quel frangente, o tramite gli Ordini (una pletora) da scorrere con la croce direzionale (stile GRAW per capirci: state fermi, seguitemi, tutti su quel bersaglio, risparmiate tutti MP, attaccate tutti il nemico che attacco io, free mode, ecc) impartendo questi comandi skippabili (freccia su/giù) che richiamano alla lontana un certo Guardian Heroes (Sega/Treasure). La cosa fantastica è che le Connessioni ti permetteranno anche di risolvere puzzle, prendendo ora il controllo di Aya, ad esempio, ed usando il suo arco per attivare una leva posta dietro sbarre insormontabili, o controllando temporaneamente Balbagan e la sua mega ascia per distruggere una pietra che ferma la corsa del team. Già il primo dungeon vi creerà più di un imbarazzo.

Fuori il discorso cambia radicalmente, a tratti si ha la sensazione di giocare a un RPG online, se non fosse che sei solo e le combo a video son quelle di un action: carichi il nemico, mentre il mago ti rende l’energia e l’arciere lo mazzola da lontano, per esempio. Sempre tutto in real time, m’è anche capitato di accamparmi (cosa che adoro) per sistemare un po’ gli item, frucchiando nel menu, cucinando qualche pozione, con loro lì, belli tranquilli davanti al fuocherello quando ci hanno attaccato dei lupi. Bellissimo. Altra sorpresa è quella di poter dividere i tuoi in più gruppi, ovviamente scegli un capitano per ciascuno e saranno mossi dalla CPU ad esclusione del tuo che gestirai sempre col solito mix di controllo diretto e in remoto. E’ un po’ folle questa esplorazione totalmente randomica in aree così infinite… In questi casi i gruppi controllati dalla CPU andranno diretti all’obbiettivo (i capitani ti diranno che ci si vede tutti al villaggio X, esempio), facendo strade diverse, ok, ma conoscendole  – loro - te arriverai dopo qualche secolo e non prima di aver fatto il giro del mondo, a patto di non seguire uno di questi gruppi, cosa che ti porterà a fonderti in un’unica orda infernale con la CPU. Si, lo so, è delirante. Vi consiglio di andare comunque per i fatti vostri, perché arriverete dopo ma livellare è importante e con quei greggi a video di nemici ne secchi pochi, specialmente se c’è Sigmund nelle vicinanze. La telecamera è una delle migliori che mi sia mai capitato di vedere, assolutamente libera se vuoi gestirla con gli stick (e dovrai farlo nelle fasi di lotta), ma che si autocentra da sola ad ogni tua svolta a destra o sinistra durante l’esplorazione, anche riallineabile manualmente con L, alla Zelda, per capirci.

Tecnicamente butta a schermo una quantità impressionante di cose sopratutto in alcuni scontri su larga scala, ma sia i modelli che le strutture hanno un polygon count decisamente contenuto, ottimi alcuni shader ed effetti, molto meno altri in un calderone in cui c’è dentro sia roba di vecchia che di nuova generazione. La trama è anonima, banale, scontata, ma la main è decisamente lunga e Capell senz’altro simpatico. Si sente comunque la mancanza di un diario dove vengano annotate le subquest, ma son giapponesi, senz’altro poco disinvolti davanti ad un RPG che tocchi certe corde. Mi sento anche di sconsigliarlo a chi adora il JRPG perché non ci troverà niente di quel genere, tranne un character designer (che vuol richiamare un po’ l’occidente - peraltro è di qualità senz’altro discutibile) pur sempre di stampo nippofilo. Consigliatissimo a tutti coloro che invece vogliono cimentarsi con un RPG fuori dai canoni e non hanno paura di affrontare lunghe sessioni di esplorazione, spesso nel nulla assoluto. Ha anche il pregio di costare due spicci… Potreste adorarlo sul serio…


9 commenti a “Il JRPG poco J molto RPG.”

  1. aries

    E’ una merda indicibile. Inguardabile, fra l’altro. Uno scarto. Gran parte della redazione AM si dissocia da questo voto. Continuate a leggerci, che siamo simpatici, anche se effettivamente non ci capiamo una favaccia.

  2. LPf

    Aahah, nel tuo caso c’è da parlare più d’inguardato che d’inguardabile. Io i voti li dò col cuore in mano, non per fare il piacione, e tra parentesi non sbaglio mai. Non posso. Se dico che il Potere della Forza è da 7 e questo è da 8 è perché lo penso, perché lo so e perché è così che stanno le cose, anche se su Gamerankings hanno la stessa media. Un gioco è facile da giudicare, l’altro no. E la copertina non è sufficiente nemmeno per la redazione di AM.

  3. aries

    Va bene, allora Infinite Undiscovery è da 8. E Viva Pinata è da 9.
    Oh ma te lo giuro, te che stai leggendo, siamo simpatici.

  4. LPf

    Mica l’ho dato io il voto a Viva Pinata. A naso direi da 8, ma i voti a naso li dai solo te. Tra parentesi Assassin’s Creed non è da 6, ma da 7 per quella che sarebbe la mia valutazione. Per me potresti dargli anche 2, e non avrei da ridire - e l’ho finito quand’è uscito, pensa te :D

  5. aries

    Non è da 7, è da 6, per il mio metro di giudizio, ovvio. Certo, se Infinite Undiscovery è da 8, potrei anche riconsiderare positivamente la fatica Ubisoft…

  6. LPf

    Ahahaha, ma vuoi dare i miei voti?!? Questa non l’ho capita davvero. Cmq non si fanno le review dopo brevi sessioni: Assassin’s Creed all’inizio è pure bello - la tragedia arriva dopo. Ritoccalo verso il basso a un caso :D

  7. aries

    L’ho finito, testa di cazzo. Che faccio, un riesame senza finire il gioco? Poi dici che è da 7 e mi dici di abbassare un 6. Io i voti li pondero, a differenza tua. Via, che c’ho, ma si può dare 8 a Infinite Undiscovery? Ma con che faccia daremo i voti ai giochi futuri? Dovremmo riconsiderare l’idea stessa di pubblicare recensioni, dopo quest’onta. Non c’è credibilità.
    Tettùcciai la funari, fidati.

    (8…)

  8. LPf

    Ahaha, ma ti disturba di più la media di Gamerankings che si ferma a 72% o la copertina brutta?!? Per la cronaca è il medesimo voto che avrei dato a Mass Effect, mentre a Lost Odyssey un punto in più. Ma parlare di un rpg complesso in quel modo senza maco averlo visto è roba da Perfo, altro che da Funari :)

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