Storie di funari: le due schede - { Il mondo da un oblò, Roba pesante }
THE REAL GIUSTIZIERE, Domenica 7 Settembre 2008 @ 12:35

Agli inizi del 1998 con una configurazione Sli entravi di diritto a far parte di una ristretta cerchia di eletti, una sorta di massoneria nerd estremista, faziosa e discriminatoria: gli enthusiast gamer.
Da sempre avvezzo a questo genere di lobbies decisi di ordinare, poco prima del lancio ufficiale, una coppia  di Voodoo2, che mi avrebbero garantito un posto di rilievo all’interno di quella nobile confraternita.
La settimana successiva di buon’ora, mi recai nel mio negozio di fiducia per ritirare le schede che sarebbero arrivate quella mattina.


Eccitato come una capretto e pregustando le facce che avrebbero fatto i miei amici davanti alla madre di tutte le postazioni, mi sedetti fuori dal negozio ad ad aspettare il corriere che (stranamente) giunse all’orario previsto, le 11.30. Dal furgone disastrato scese un un omaccione brutto e sudicio, in mano teneva il mio destino,  sorrisi beffardo e lo seguii all’interno del negozio dove il titolare, dopo aver firmato la ricevuta, mi invitò ad aprire il pacco che avrebbe dovuto contenere le due schede. Senza farmi pregare, con i modi di una giovane elfa iniziai ad aprire quel corposo involucro, riuscii ad essere delicato fino al punto in cui due enormi fascette di plastica rigida si frapposero tra me e la gloria. Senza qualcosa di affilato  (che naturalmente non avevo a disposizione) non sarei riuscito ad aprire quel dannato pacco. Come un cobra al quale è appena stata pestata la coda, andai su tutte le furie, lo afferrai  con entrambe le mani e lo stralciai letteralmente.  Il contenuto venne finalmente rivelato,  era una scheda, una sola schifosissima scheda……e cadde pure a terra.
Guardai il titolare del negozio  negli occhi, non potevo credere fosse tutto vero. Come una geisha il poveretto si gettò immediatamente a terra,  raccolse la scheda e dopo essersi sincerato  che fosse ancora intera, con espressione sollevata, me la porse credendo di aver messo fine a quella imbarazzante situazione. Non aveva minimamente capito che il mio sguardo impietrito non era dovuto alla scheda finita rovinosamente a terra, ma al fatto che non avrei potuto mettere in sli le due Voodoo. Cercando di contenere  la rabbia pretesi comunque un’immediata ed esaustiva spiegazione, così  dopo un rapido controllo la verità venne fuori tremenda e impietosa: il povero idiota aveva commesso un errore in fase d’ordine. Davanti ad  uno sguardo che solo un morto potrebbe saper riprodurre, quel buffone incapace  trovò mille scuse, si appellò alla nostra vecchia amicizia, mi promise sconti e  favori ma fu tutto inutile…con me aveva inesorabilmente chiuso.
Mi ritrovai così solo fuori dal negozio con in mano la scheda video più  potente del pianeta, avrei anche potuto essere felice e, ne sono convinto, un uomo a caso lo sarebbe sicuramente stato.  Ma non io, il Giustiziere. Come una cpu  in fase di decrypting iniziai così a studiare una possibile soluzione,  di una cosa  ero certo: non sarei andato a letto senza aver messo in sli due voodoo.
Mi infilai dunque davanti  al terminale di un magazzino di un mio vecchio amico e con la rapidità del fulmine ottenni un elenco di 50 negozi di pc sparsi in tutta Italia  che avrebbero potuto avere una scheda identica a quella che già avevo. Erano le 12,15, mi attaccai letteralmente alla cornetta ed inizia un’ interminabile sequenza di telefonate. Purtroppo nessuno aveva la scheda, addirittura in parecchi ne ignoravano l’esistenza, la  funari intanto era salita a livello  4, quello che precede la catastrofe.
Sudato, tremolante, con la bava alla bocca continuai la mia interminabile serie di telefonate, si profilava all’orizzonte una tremenda, inaccettabile sconfitta………..poi  d’un tratto la luce.
Un negozio di Bologna posto all’interno di un centro commerciale aveva la scheda, il santo protettore degli enthusiast aveva teso la mano al suo umile servo, come Raziel stavo risalendo l’abisso….. erano le 12.50.
Gasato come una Pepsi appena agitata, chiesi al ragazzo che aveva risposto al telefono se  poteva tenermi da parte la scheda  per un paio d’ore, il tempo che avrei impiegato per percorrere la distanza che ci separava. Con toni gentili il tizio  rispose che non avrebbe potuto non vendere la scheda a qualcuno che fosse arrivato prima di me . Come un missile Cruise mi precipitai dunque sul posto di lavoro,  nell’ufficio del responsabile misi  in piedi la madre di tutte le sceneggiate napoletane e ottenni mezza giornata di permesso. Dopo 10 minuti ero in autostrada lanciato a velocità folle a bordo della mia Peugeot 205 xs in direzione Bologna con 150 km da percorrere e un appennino da attraversare. Intanto la funari aveva raggiunto il livello massimo e si era trasformata inesorabilmente in una big one. Con entrambi i finestrini aperti, due sigarette in mano, in preda al Demonio,  imprecando e sputando, mimavo con gestacci quello che avrei i fatto al commesso se al mio arrivo non avessi trovato la scheda.  Intanto però l’impressionante velocità che stavo mantenendo  stava esponendomi a rischi concreti e infatti  scontatissima, la tragedia si palesò poco dopo Roncobilaccio. In una curva  disegnata a mano dal Demonio in persona la mia macchina  sbandò…….
(fine prima parte)


5 commenti a “Storie di funari: le due schede”

  1. Super Anto

    Avrò sentito un milione di volte codesta storia, ma puntualmente ci moio. Andare in SLI nel ‘98 era roba pesantissima, roba da Giustizieri…

  2. shinichi

    Anch’io l’ho sentita dal vivo e ci moio sempre. Via, non conosco la piratata piciata, però, la storia della macchina impazzita con un uomo in Funari 5.1… Hahahahahaha

  3. aries

    Ahahhaha quando l’hai raccontata quella sera ci son morto davvero. Era roba folle, io viaggiavo soddisfattissimo con una Matrox Mystique, la Voodoo era già avveniristica, lo SLI era proprio inconcepibile… un apripista, un pioniere, un visionario.

  4. Super Anto

    …un buffone!

  5. Grifone

    ..un genio!

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